AMBIENTE: TASK-FORCE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO CONTRO LA GESTIONE ILLECITA DEI RIFIUTI.
Sette le persone denunciate nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni nei comuni di Ascea e Casaletto Spartano (SA).
Cilento (SA), 17 novembre 2014- Nell’ambito dell’attività di monitoraggio e contrasto al fenomeno del traffico e della gestione illecita di rifiuti, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato del C.T.A. di Vallo della Lucania, hanno denunciato 7 persone all’A.G. responsabili di gestione illecita e abbandono incontrollato di rifiuti speciali con modifica dello stato dei luoghi nei comuni di Ascea in località “Palistro” e Casaletto Spartano località “Cannozieri”.
I reati accertati, sono stati perpetrati nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, nonché in zona di particolare pregio naturalistico ricadente in un Sito di Interesse Comunitario Rete Natura 2000.
Il Comando Stazione Forestale di Casalvelino, in transito alla località Palistro/Scifro in agro di Ascea notava un camion che stava scaricando del materiale da scavo in un lotto di terreno agricolo.
Dalle informazioni attinte, si accertava che il materiale, pari a circa 350 mc, proveniva dalla località “Grisi” dello stesso Comune dove era in corso lo scavo per la realizzazione di alcune attività abitative.
Dalle indagini, e dagli accertamenti tecnici condotti congiuntamente con il personale dell’ARPAC di Salerno, si appurava che il materiale era stato riutilizzato abusivamente in spregio alle normative ambientali ed alla corretta gestione dei rifiuti.
Inoltre, il materiale da scavo trasportato, depositato, livellato e compattato nel fondo agricolo su una superficie di circa 2500 mq aveva dato luogo ad un cambio di destinazione d’uso del terreno, producendo di fatto una sostanziale modifica dello stato dei luoghi, mediante il rialzamento del piano di campagna, il tutto in assenza delle autorizzazioni edilizie, paesaggistiche ed ambientali.
Accertato l’abuso le Giubbe Verdi, deferivano cinque persone alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania, i quali ognuno per le proprie responsabilità dovranno rispondere per i reati di gestione non autorizzata di rifiuti e deturpamento di bellezze naturali.
Nel comune di Casalvelino, sempre il locale Comando Stazione Forestale, durante un sopralluogo in località “Caprarizzo” all’interno di un canneto rinveniva un fusto metallico di 200 litri sigillato contenente del materiale liquido.
Prontamente, la pattuglia non riuscendo ad identificare il liquido e per evitare la dispersione dello stesso e per assicurare la sicurezza delle persone che gravitano nella zona, richiedeva l’intervento del Comune per l’immediato prelievo e messa in sicurezza del fusto, e quello dell’ARPAC di Salerno per la caratterizzazione del contenuto.
All’attualità sono in corso le indagini per l’individuazione dei responsabili dell’abbandono del fusto contenente materiale di dubbia provenienza.
In altra area del Parco Nazionale, nel comune di Casaletto Spartano, il locale Comando Stazione Forestale, durante un servizio finalizzato al controllo del territorio, giunto in località “Cannozieri” in agro di Casaletto Spartano, lungo una strada sterrata di proprietà comunale, riscontrava a ridosso di un fossato di scolo delle acque la presenza di diversi cumuli di rifiuti.
Detti rifiuti circa mc.4, consistenti in materiali edile di risulta costituiti da calcinacci, pezzi di tegole, mattoni e mattonelle spianati e ammassati privi di copertura ed esposti agli agenti meteorici, erano stati scaricati e abbandonati su una superficie pari a circa 40 mq.
Le indagini svolte, hanno consentito di individuare i responsabili di tale scempio, si tratta di due uomini del posto titolari di un’impresa edile, i quali sono stati denunciati alla competente A.G. di Lagonegro per abbandono incontrollato di rifiuti speciali.
Il sito posto a sequestro penale, è stato segnalato dagli Agenti all’Amministrazione Comunale di Casaletto Spartano, affinchè la stessa emetta a carico dei trasgressori ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi.
L’abbandono e lo smaltimento illegale di rifiuti è un fenomeno tristemente diffuso nel nostro Paese, che causa non pochi danni al patrimonio paesaggistico e culturale, comportando talvolta un notevole degrado.
I rifiuti, soprattutto quelli pericolosi, sversati direttamente sul suolo, privi di ogni criterio e strutture per il loro stoccaggio e contenimento esposti agli agenti atmosferici, rappresentano una concreta minaccia sia per l’ambiente che per la salute pubblica.
FIRMATO
Coordinatore Territoriale V.Q.A. Fernando SILEO