Iniziative in memoria del Sindaco Pescatore
9 colpi di pistola. 7 andati a segno. Un uomo rimane senza senza vita nel buio. Era il 5 settembre del 2010 e l’uomo è Angelo Vassallo, sindaco di Pollica. La pistola era impugnata da qualcuno senza scrupoli che non ha avuto la minima esitazione di donare alla morte un’anima colpevole soltanto di amare il suo territorio, il suo Cilento. Da allora sono passati 8 anni e quella mano, quella pistola, non hanno ancora un volto.
Le motivazioni di quel gesto sono ancora ignote. Angelo Vassallo dava fastidio, questo è l’unico dato certo, il suo essere innamorato del Cilento lo portava a difenderlo a spada tratta, soprattutto da chi per il Cilento aveva dei progetti negativi che lo avrebbero condannato a morte certa. Una lenta e dolorosa agonia che forse stiamo vivendo ma che di sicuro il sacrificio di Angelo ha allontanato. Oggi non sappiamo chi ha ucciso il sindaco pescatore ma sappiamo che c’è chi non si arrende. Chi cerca ancora la verità e lo farà con ogni mezzo, contro ogni speculazione.
Innumerevoli iniziative si sono susseguite in tutta Italia in onore di Angelo e, paradosso, il territorio che meno si è dato da fare per la sua memoria, salvo qualche importantissima eccezione, è proprio il Cilento. Quel comprensorio che per il sindaco pescatore è stato croce e delizia, la sia vita e la sua morte. Le tante iniziative in giro per lo Stivale hanno visto protagonista la fondazione che porta il suo nome, una fondazione che qui, in questo angolo della provincia di Salerno, è stata a volte osteggiata dalla politica e a volte osannata, quando però c’erano in ballo i voti dei cittadini.
Nei prossimi giorni, nel frattempo, Acciaroli si riempirà di persone che ricorderanno Angelo sia in occasione dell’anniversario sia per vari eventi organizzato dalla fondazione. L’obiettivo, dopo 8 lunghi anni, è sempre lo stesso: semplicemente giustizia. Non solo per Angelo Vassallo, ma per tutta Italia. La parte bella e sana del Paese…