Crisi idrica, sindaco di Santa Marina ai cittadini: non pagate la bolletta
L’Amministrazione Comunale di Santa Marina riconosce ai cittadini del capoluogo il diritto di non pagare la bolletta dell’acqua, visto la mancata erogazione del servizio idrico da oltre due mesi e li invita a compilare il modello di reclamo, per vedersi riconosciuto il diritto a non pagare per il disservizio ed eventuali danni ricevuti.
Inoltre, si invita la Consac Spa, a non procedere all’emissione delle bollette per il pagamento di inesistente fornitura idrica riferita al terzo trimestre anno corrente, e si diffida, ancora una volta, a ripristinare il servizio di fornitura idrica, a favore del Comune di Santa Marina e di tutti i Comuni interessati dall’emergenza, in modo da consentire alla cittadinanza il servizio indispensabile alla dignità umana. Per quanto riguarda l’acqua proveniente dai pozzi artesiani, della quale è stata accertata anche la potabilità, si richiedere la collaborazione della Consac Gestioni Idriche S.p.A. , affinché, attraverso un proprio operatore, renda conoscibili i punti di apertura e chiusura della rete idrica, al fine di portare l’acqua proveniente dai pozzi in tutte le abitazioni, evitando ulteriori disagi alla popolazione che è ormai esasperata dalla scellerata gestione dell’emergenza.
“Da oltre due mesi i cittadini di Santa Marina capoluogo subiscono il grave disagio creato dall’assenza di fornitura idrica -Spiega il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- il Comune, per ovviare alle difficoltà, ha acquistato, e posizionato in vari punti del paese, 5 depositi di distribuzione acqua con capienza 50 q.li ciascuno, da potersi utilizzare a servizio di tutti i cittadini. Tuttavia l’Ente, gestore e responsabile dei servizi idrici nel comprensorio, ha pressoché vanificato questa iniziativa lasciando quasi sempre sforniti i serbatoi. Essendo l’acqua un bene pubblico essenziale ed, in quanto tale, non se ne può interrompere la fornitura, vista l’inerzia della CONSAC, questa Amministrazione- continua Fortunato- si è da subito attivata sia per tamponare il disagio attraverso la fornitura di acqua, a mezzo autocisterne, nei depositi suddetti e ovunque richiesto, sia per la risoluzione definitiva dell’approvvigionamento idrico, mettendo in atto tutte le azioni utili per il raggiungimento dell’obiettivo di autosufficienza del servizio idrico. Adesso chiediamo che i nostri cittadini siano esentanti dal pagare una fornitura inesistente che, oltretutto, ha creato una situazione di disagio, determinando una condizione di grave pregiudizio nei confronti dei residenti, con notevoli ripercussioni sulla situazione igienico sanitaria dell’intera collettività”.