Calcio a 5, la Fénix si aggiudica la Coppa Campania
La Fénix Santa Maria Futsal Club si aggiudica la Coppa Campania di serie C1. Molto combattuta la finalissima giocata con la Bisaccese, squadra blasonata che fino all’ultimo non si è arresa cercando sempre e comunque la via del gol. Alla finale la Fénix ci arriva dopo aver battuto la Sidicina Cremisi di Teano ai rigori, la Bisaccese dopo aver regolato il Sarno. Durante la gara di semifinale con le teanesi, la Fénix ha perso Stefania Palumbo in seguito ad un grave infortunio ma la numero 10 biancorossa stringe i denti e si fa trovare ai blocchi di partenza della finale prendendosi anche l’ovazione del pubblico.
I primi minuti dell’incontro sono dedicati allo studio da parte di entrambe le compagini ma non mancano i tentativi di fare male. Ed è propria Palumbo che, nonostante una vistosa benda a coprire l’occhio gonfio e tumefatto, buca Donatella Siconolfi, portiere avversario, e porta momentaneamente in vantaggio le biancorosse. Al sesto minuto è già 1 a 0.Il vantaggio dura però pochi minuti. A spegnere le gioie biancorosse ci pensa Alessandra Albanese che batte Giusy Matonti e pareggia. Le padroni di casa sbandano e dopo quattro minuti incassano un altro gol partito dai piedi di Diletta Macchiarella. Al 17esimo la Fénix va sotto per la prima volta durante la sfida. I restanti minuti del primo tempo vedono numerosissime occasioni da entrambe le parti ma sono gli estremi difensori e i legni a non far cambiare il risultato. La prima frazione si chiude col vantaggio della Bisaccese ma oggettivamente la Fénix in diversi frangenti avrebbe potuto fare molto male.I secondi 30 minuti iniziano con una stupenda invenzione di Piera Bosco la quale con un tiro defilato infila alle spalle di Siconolfi un insidioso pallone. La Fénix raggiunge nuovamente la Bisaccese. 2 a 2.
Da adesso in poi le due squadre abbandonano ogni fase di studio e di paura lanciandosi a viso aperto alla ricerca del vantaggio. È la Bisaccese che trova per la seconda volta il vantaggio sulle cilentane ancora con Macchiarella, giocatrice di esperienza e sempre precisa. La Fenice accusa il colpo. Plana. Si posa. Valuta la situazione. Capisce che non può arrendersi. Vuole quella Coppa. La desidera. La brama. Si rialza dunque in volo e lo fa sbattendo con forza le ali. Lo spostamento d’aria alimenta le fiamme che già stavano bruciando la superficie del PalAlento. Da un rimessa laterale di Palumbo, Maria Di Santi si avventa sul pallone, carica il tiro ed è Fuoco! 3 a 3.La Fenice sa che ora le sue ragazze possono farcela e lo sanno anche loro. L’arrembaggio alla porta difesa da Siconolfi si fa dunque più incisivo.
La grinta diventa palpabile, le biancorosse divorano ogni centimetro di campo, si gioca con decisione su ogni pallone. I minuti scorrono e al 55esimo direttamente da rimessa laterale Stefania Palumbo, sempre lei, tira fuori dal cappello una magia che ipnotizza Siconolfi. È gol, Fénix in vantaggio, questa volta quello definitivo. A questo punto la Bisaccese prova il tutto per tutto e inserisce Albanese come portiere di movimento. Le avellinesi arrivano più volte in zona pericolosa e in diverse occasioni lasciano la porta vuota, momenti di cui la Fénix non approfitta. Non c’è più tempo e la gara termina qui. La Coppa Campania è delle padroni di casa.
«È un sogno, uno splendido sogno – dice Mister Cira Di Dato, ormai con un filo di voce – questa coppa (la tiene forte tra le braccia, ndus) è nostra, è di tutta la squadra, di chi ha giocato ma soprattutto di chi non ha giocato. Siamo arrivati ad un tappa del nostro lungo percorso insieme ma è già un’emozione forte. Festeggiamo questa coppa ma pensiamo che il meglio deve ancora venire».
«Non ho parole, non ci sono parole – tradisce emozione il presidente Antonio Spinelli, alla sua prima vittoria in coppa – avere questo trofeo tra le mani (appena consegnatogli dal tecnico) è una sensazione unica. Quanto fatto fino ad ora erano le basi per la costruzione di un progetto che oggi porta i suoi primi frutti. Ci abbiamo creduto, nonostante tutto e tutti – continua – partivamo da sfavoriti ma oggi siamo qui, stringiamo la coppa tra le mani e possiamo urlare di gioia. Il trofeo – conclude – lo dedico alla mia famiglia e poi a tutti coloro i quali ci sono stati vicini».Mentre squadra e tifosi festeggiavano la Fenice riprendeva il suo volo, librandosi nel cielo biancorosso sopra Omignano!