Acque putride e multicolor: scattano i controlli dei Forestali
Primo sopralluogo nel canale di scolo che attraversa la frazione Velina di Castelnuovo, quello incriminato nei giorni a causa della presenza di sospetta acqua putrida e maleodorante.
Le Guardie ambientali e forestali, sollecitate dall’esposto presentato dall’associazione per la Tutela del Patrimonio Ambientale e Paesaggistico del Cilento giovedì scorso, 5 dicembre, si sono recate infatti sul luogo dello sversamento. All’indomani della ricezione del documento in cui fra gli altri, erano stati interessati la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, l’Ente Parco, l’Asl e l’Arpac di Salerno, le guardie ambientali e i carabinieri forestali si sono recati nell’area attigua alla strada statale 447 per verificare cosa stesse accadendo.
Non una situazione denunciata di recente, ma già oggetto di numerose segnalazioni, che a sentire i residenti, avveniva da mesi. Acque putride, maleodoranti che nel mese di settembre si erano tinte di rosso, un flusso continuo che provenendo da uno sfiato nel muro di contenimento perpendicolare all’alveo del torrente, aveva allarmato i residenti, preoccupati dalla natura di quelle acque, considerato pure l’odore nauseabondo.
Il canale in questione è quello che passa sotto il cavalcavia ferroviario, lungo l’arteria che collega il comune di Castelnuovo con quello di Ascea, nei pressi di molte attività commerciali, ad un’azienda agricola di notevoli dimensioni. Definire la natura delle acque di scolo è di primaria importanza perché, così come ha chiarito l’associazione per la Tutela del Patrimonio Ambientale e Paesaggistico del Cilento potrebbero pregiudicare la salute dei residente e la salubrità dei terreni circostanti. Non solo. Considerato che il torrente in questione, si ricongiunge al corso del fiume Alento che di lì a qualche chilometro, dopo avere attraversato la pianura omonima, sfocia fra i comuni di Casal Velino ed Ascea, potrebbe arrecare pregiudizio pure ad ulteriori specchi d’acqua, terreni ed utenti. In attesa che gli altri organi competenti al controllo e alla tutela della salute in generale, facciano le opportune analisi del caso, è stata interessata anche la Procura Generale di Salerno e il Consorzio di Bonifica Velia a cui spetterebbe la bonifica dei canali irrigui: il servizio