Cilento in ginocchio per le piogge e il vento: danni incalcolabili
Mare. Mare ovunque. Acqua che tracima i frangiflutti, le barriere portuali, onde che corrono e inghiottiscono spiagge, travolgono torrette di avvistamento, i muri dei lungomare, risucchiano strade e lidi: da Castellabate ad Agnone, Casal Velino, Ascea, Palinuro, Camerota, Capitello la scena è sempre la stessa: onde come muri schiumanti alti fino a sei metri che si abbattono con la forza che solo il mare sa generare e dirigere senza argini. Ma gli argini sono stati anche in più punti valicati dalle acque del Fiume Sele, allagate e distrutte colture, e intere piantagioni, in ginocchio l’economia di settore, mentre la Coldiretti, ha difficoltà a stilare una stima dei danni, considerato che la pioggia ancora batte incessante, grida al disastro:il servizio