E’ iniziato il nuovo corso di Giuseppe Coccorullo come nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento. Dopo l’ok da parte delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, è arrivata la nomina ufficiale da parte del ministro Pichetto Fratin. Coccorullo sui social ha voluto esprimere le sue prime considerazioni ufficiali: “Esprimo tutta la mia gratitudine al ministro Pichetto Fratin ed al sottosegretario con delega ai Parchi Claudio Barbaro, per aver preso in considerazione il mio nome per un incarico così prestigioso. Ringrazio, allo stesso modo, la Regione Campania per aver espresso l’intesa istituzionale come presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sulla mia persona. Un ringraziamento particolare al Vice Ministro On. Edmondo Cirielli, al Senatore Antonio Iannone, all‘onorevole Imma Vietri , a tutta la comunità di Fratelli d’Italia e all’intera compagine di centrodestra per aver riposto in me sempre grande fiducia”
Il riassunto della storia politica
Il nuovo presidente Coccorullo ha ritenuto opportuno ricordare l’origine della sua militanza politica, tutta nell’ambito del centrodestra: “Il mio impegno politico ha radici profonde, da Alleanza Nazionale fino a Fratelli d’Italia. Da dirigente di partito e da amministratore, negli anni passati, del Comune di Perdifumo ho sempre cercato di lavorare per l’unità, ritenendomi uomo delle istituzioni” – ha poi però rimarcato – “Sarò il presidente di tutti, privilegiando il dialogo ed il confronto con gli amministratori locali e i cittadini che meritano di avere la giusta attenzione da parte dell’Ente Parco. Il mio mandato – prosegue – avrá il fine di far decollare un territorio meraviglioso come quello del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni, con tante potenzialità nascoste ed inespresse. Sono consapevole che il lavoro che mi aspetta sarà arduo e faticoso, ma sono pronto a fare la mia parte per il bene della mia terra.
Le polemiche
La nomina di Coccorullo non ha in realtà compattato il centrodestra locale con le critiche di esponenti come come quelle di Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina che ha poi lasciato Fratelli D’Italia, ma anche quelle di Costabile Spinelli da Forza Italia e Pino Palmieri, sindaco di Roscigno, nonchè di esponenti di partiti dell’ opposizione come Bonelli dei Verdi. Naturalmente, però, in questo senso, sarà il suo operato, nel tempo a parlare effettivamente per lui. Il lavoro da fare sarà molto, sulla sua scrivania, ad esempio, c’è già un tema fondamentale da affrontare: quello dell’ emergenza cinghiali sul territorio, in special modo delle aree interne.