Tanto pubblico proveniente da tutta Italia ha riempito il paese-museo di Roscigno Vecchia decretando, in questo modo, il successo della prima edizione del Beccaccia Day,
Cacciatori ma anche semplici appassionati, amministratori, imprenditori, cittadini, scuole hanno partecipato alla “due giorni” dell’evento fiera nazionale organizzato dal Comune di Roscigno, dall’associazione cinofila “Team Monte Pruno”, dalla Fibec (Federazione Italiana Beccacciai) e da Passione Live, Cinofilia Chr(38) Cultura Venatoria,
Le giornate sono state caratterizzate da incontri aperti al pubblico, con comunicatori ed i maggiori esperti in rappresentanza di Ministeri, Regioni, Parchi, Università, Mubec, ENCI, Società cinofile, ATC ed Associazioni Specialistiche Beccaccia.
Filo conduttore del Becciaccia Day la creazione di un turismo cinofilo che si basi su un’etica venatoria sostenibile oltre alla gestione ed alla conservazione della specie; la costruzione, dunque, di una nuova visione della caccia, attraverso la beccaccia come indicatore della salute di un territorio, che passi attraverso una corretta informazione soprattutto verso le nuove generazioni.
Nelle conferenze tematiche si è parlato di sostenibilità venatoria, studi e monitoraggi, arte della falconeria.
Particolare ammirazione ed interesse hanno destato i voli di alcuni falchi, aquile, poiane e gufi grazie alla maestria dei Falconieri del Re, oltre alle visite guidate al Museo della Beccaccia assieme al professor Paolo Pennacchini e ad aree tematiche che hanno arredato lo splendido borgo
Numerosi gli stands gastronomici oltre a quelli commerciali e divulgativi interamente dedicati alla Beccaccia, grazie alla collaborazione delle realtà italiane più importanti del settore.
«La beccaccia è un rappresentante importante del territorio – sottolinea il professor Domenico Fulgione, del dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli – Se riusciamo a trasferire anche il valore educativo di questi sistemi naturali alle nuove generazioni allora vorrà dire che avremo lavorato bene. Il cacciatore moderno è un controllore del territorio, affronta le emergenze faunistiche. Se saremo capaci di fare un connubio tra la passione e l’utilità del cacciatore romperemo anche dei pregiudizi che ci sono nei confronti di questo tipo di attività».
«Stiamo cercando di portare all’interno del Parco nazionale del Cilento la cinofilia – aggiunge il direttore dell’associazione cinofila Team Monte Pruno Francesco Palmieri – Il nostro progetto si chiama turismo cinofilo. Girando per l’Italia abbiamo notato che, ad esempio, in regioni come la Toscana, dove la cultura cinofila e venatoria è viva da sempre, manifestazioni così generano un grande indotto ed allora abbiamo pensato di portarlo qui nella bellissima Roscigno Vecchia, fiore all’occhiello del nostro comune e patrimonio conosciuto in tutto il mondo».
«Si tratta di un’iniziativa legata, per la prima volta in Italia, alla beccaccia – dichiara il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri – Abbiamo avuto adesioni da tutto il Paese e stiamo lavorando per migliorare ancor di più. Roscigno Vecchia diventa location sempre più importante in ambito nazionale».
«La scelta di Roscigno Vecchia nasce da una mia particolare affezione a questo splendido posto ed ai ragazzi che lo gestiscono – ammette Aleandro Frassinuti, team manager dell’evento – Conto che negli anni a venire diventi un punto fermo per questo evento». (comunicato stampa)