Grande successo per la tre giorni della Festa delle Alici, manifestazione che si è tenuta per tre giorni al porto turistico di Agropoli nel weekend dal 21 al 23 luglio. Più di una sagra per promuovere le peculiarità enogastronomiche locali e tramandare a cittadini e turisti, la storia del pesce azzurro del Mediterraneo, date le attrazioni presenti quali convegni sulla Dieta Mediterranea, giro notturno in lampara, ospiti con musica live ogni sera e danze popolari, un divertente angolo per minori e laboratori ad hoc.
Tanto pubblico presente
Ovviamente non è mancato tanto buon cibo, tra cuoppi di alici fritte ,degustazione del vino locale, pizza al forno e pizza fritta, zeppoline di alici e patatine e graffe calde. Tanto è stato il pubblico che ha affollato gli stand ed ha potuto godersi una manifestazione apprezzata in modo chiaro ed inequivocabile dagli avventori, che hanno fornito feedback lusinghieri agli organizzatori della manifestazione che vedeva impegnata l’ Associazione la Fornace in collaborazione con il Forum dei Giovani di Agropoli, l ‘Associazione Aps Testene, la Cilento Coast Adventure e Donne in arte.
Soddisfazione dell’Amministrazione comunale
Soddisfazione espressa anche dall’ Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mutalipassi. Al taglio del nastro era presente il primo cittadino accompagnato dagli assessori Rosa Lampasona e Roberto Apicella.
Proprio quest’ultimo, assessore ai rami del turismo, commercio ed eventi del comune di Agropoli ha dichiarato: “Come Assessore agli eventi ho da subito visto di buon occhio l’iniziativa in quanto si tratta di una tre giorni dedicata all’arte culinaria ed a tutto ciò che ruota attorno all’affascinante mondo del pescato. Una manifestazione che, da quanto mi hanno prospettato gli organizzatori” – ha proseguito – “crescerà tanto anche grazie alla proposizione, durante tutto l’anno, di una serie di iniziative atte a promuovere la sacralità del pescato locale, l’importanza di una sana alimentazione e soprattutto la riscoperta della nobile arte della pesca. Iniziative del genere, che riscoprono le antiche tradizioni della nostra città e che ci allontanano dalla monotonia degli “standard” – ha concluso – “vanno appoggiate e fatte crescere”.