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Agropoli, bulli si prendono gioco di un giovane. Pesce: “Si intervenga in modo repressivo”

Il consigliere di minoranza chiede il pugno duro

L’estate 2023 è trascorsa abbastanza piacevolmente ad Agropoli, ma negli ultimi giorni si sono registrati incresciosi episodi ad opera di assoluti incivili, per usare parole consone, davvero deprecabili. Nei giorni scorsi un brutto episodio di bullismo si è verificato nella piazzetta che si trova a ridosso del municipio. Alcuni ragazzini hanno preso di mira un giovane affetto da disabilità, umiliandolo e tentando di abbassargli i pantaloni.

Il commento di Pesce

Sgomento e incredulità per l’episodio da parte di tanti cittadini, con il commento del consigliere di minoranza Raffaele Pesce: “Sulla richiesta di interventi su atti vandalici nel territorio comunale presentai due interrogazioni già nel corso del 2022” – dice il rappresentante della lista Liberi e Forti – Quando ho parlato di “baby gang” in formazione, in Consiglio Comunale, mi è stato detto di esagerare. Un candidato nelle liste di maggioranza, arrivò a scrivere che, come minoranza, fossimo collusi ai vandali…(follia, da querela). La scuola Gino Landolfi, ultimamente, è stata devastata da veri e propri delinquenti” – ha continuato – “Gli schiamazzi notturni, ed i danneggiamenti, indiscriminati ed impuniti, nel centro cittadino, sono ormai la norma. Bisogna avere il polso della situazione e del territorio. Ora, come apprendo dai social, si passa al bullismo, all’aggressione ed al dileggio di giovani più deboli: spero si faccia chiarezza. Si passa ad atti di sadismo contro animaletti inermi, fino all’uccisione. La situazione, ribadisco, è grave, bisogna prevenire ed intervenire anche con la repressione” – la richiesta di pugno duro – “Famiglie, scuola, istituzioni, servizi sociali, forze dell’ordine, magistratura, ognuno per quanto di competenza devono agire. Non sono bravate, ragazzate, sono atti delinquenziali da punire, e che, se non puniti, potranno solo moltiplicarsi e aggravarsi. Al contempo vanno realizzate strutture di ritrovo, ludico-culturali e sportive, per la crescita, il confronto e l’integrazione dei ragazzi, avviandoli magari anche alla lettura… – conclude – “sconosciuta, in alcuni casi”.

Un brutto episodio, da censurare, quello avvenuto, con la speranza che non si ripetano atti di questo tipo.

Ad esserne convinta è anche l’assessore e vicesindaco di Agropoli Vanna D’Arienzo, che da operatrice sociale di professione, traccia un quadro ampio del fenomeno: “Purtroppo le cronache della nostra città, durante le ultime ore parlano di due episodi gravissimi di crudeltà, che vedono protagonisti gruppi di giovanissimi. Questi ragazzi sono il frutto di quella parte di società che vede troppo spesso, adulti incapaci di educare i propri figli e di trasmettere loro sentimenti, quali: affettivita’, empatia, rispetto verso il prossimo e l’ambiente che li circonda” – ha scritto sui social D’ Arienzo – “Genitori che non mettono in sicurezza la vita virtuale, dei propri figli, lasciandoli soli in un mondo senza regole, di sovente inquietante, che diffonde e promuove l’aggressività, il narcisismo, l’ostentazione della propria immagine. Gli adulti hanno il dovere di osservare i ragazzi, durante tutte le fasi della loro crescita e di agire al primo segnale di disagio, chiedendo, all’occorrenza, l’intervento delle istituzioni preposte alla loro tutela, quali: Servizi Sociali, Forze dell’ordine e scuola” – ha concluso .

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