Serie D: Gelbison Giano Bifronte, punticino in trasferta per il Santa Maria
Involuzione rossoblu contro il Fasano. Il Santa Maria strappa un punticino a Manfredonia
Una Gelbison decisamente Giano Bifronte, quella che è scesa in campo ieri pomeriggio al Guariglia. Il primo tempo del match contro il Fasano, infatti, non era stato malaccio. La squadra di Monticciolo aveva tenuto bene il pallino del gioco in mano, seppur non aveva messo quasi mai in difficoltà i pugliesi tramite manovre particolarmente geniali, ma quasi unicamente per mezzo di calci piazzati. La sensazione avuta all’intervallo, tuttavia, era che la squadra meglio organizzata sembrava chiaramente la Gelbison. Invece il secondo tempo è quasi inspiegabile. Le analisi che si devono fare nel calcio sono chiaramente multifattoriali, secondo le classiche frasi che possono essere fatte e classiche, ma che alla fine risultano vere. Tuttavia il Fasano ha giganteggiato, sebbene abbia meritato la vittoria, con troppa facilità in mezzo al campo, soprattutto dopo la sostituzione di Manzo. I brevilinei di Tiozzo si sono letteralmente mangiati gli avversari da ogni parte del centrocampo, non c’era più alcuni filtro dei rossoblu. In più ci si è messa la giornata letteralmente di grazia del 2002 Bertony Renelus a fare il resto. Primo gol in Serie D per il francese che ha dimostrato una velocità ed uno strapotere fisico veramente impressionante. I difensori rossoblu non sono riusciti a tenerlo praticamente mai. Nemmeno di testa, anche se avrebbero dovuto. In un quadro a tinte fosche come quello emerso, la Gelbison era riuscita in qualche modo anche a pareggiare, grazie a Dellino, e la partita sarebbe potuta cambiare con le occasioni sciupate da Tumminelli e Prinari. Alla fine però l’1-1 raggiunto anzichè galvanizzare i cilentani, ha rinvigorito il Fasano che con grande personalità si è portato in avanti, colpendo legni a ripetizione e segnando il 2-1 con Losavio. Altro gol però facilmente evitabile, di testa e direttamente da corner. Non proprio la più grande giornata per Muratori e Camilleri. In ogni caso si è vista una squadra che ha perso praticamente la bussola nella ripresa, stranamente disorganizzata in campo a differenza delle partite precedenti. Ci vuole la Gelbison che abbiamo visto nelle ultime uscite, anche se molto merito va dato agli avversari ed anche al suo allenatore Tiozzo. E ci vorrà già a partire da domenica a Barletta, campo caldo, con i biancorossi che hanno raggiunto proprio la Gelbison ai piedi della zona playoff, a quota 10.
Pareggio a Manfredonia per il Santa Maria
Santa Maria che dimostra grinta a Manfredonia, riuscendo almeno a pareggiare. I giallorossi avanzano a piccoli passi, quando possono finora in stagione, ma ancora manca la vittoria. I cilentani di Ferullo hanno incassato un altro gol che si poteva chiaramente evitare perchè è vero che Konatè ha colpito con forza il pallone di testa, ma subire un gol da quella posizione, cioè dal limite dell’area di rigore con la difesa schierata, getta veramente dei dubbi sulla concentrazione di molti calciatori in quel pezzo di campo: anche perchè in questo avvio di stagione il Santa Maria sta regalando gol agli avversari in quantità industriale. Il primo tempo è stato quasi tutto di marca sipontina, se escludiamo uno straccio bagnato tirato da Nicoletti verso la fine. Molto meglio la ripresa. Nunziante ha provato di più a spingere a destra ed anche Catalano si è dimostrato vivo nel gioco. Tuttavia i titoli sono tutti per Gaeta: dapprima si procura un rigore con un sombrero, poi lo trasforma spiazzando il portiere di casa. Un gol provvidenziale come dimostra la corsa della panchina giallorossa ad abbracciare il classe 2002. Piuttosto brutta sempre la classifica, con il penultimo posto: domenica al Carrano ci sarà una squadra che ha fatto finora pure peggio, la Palmese. Chissà se sarà proprio questa la partita della svolta, ma sottovalutare i rossoneri sarebbe un errore.