Scattato l’ordine di demolizione da parte dell’Ente Parco a seguito di un abuso, anzi di più abusi edilizi verificatosi nel comune di Castellabate. La struttura, che si trova in località Cenito, vantava, per così dire, alcune irregolarità senza aver a disposizione il nulla osta del PNCVDA. Questi gli abusi contestati:
- muri in cemento armato per uno sviluppo lineare di circa 250,00 m., di altezza pari a 2,35 m.
sul lato sud/ovest del lotto, di altezza variabile dai 1,20 m. e 2,35 m. sul lato nord/ovest e
altezza media di 1,20 m. sugli altri 2 lati;
– - cancello carrabile e pedonale, posizionato lungo il lato sud/est e montato su n. 3 colonne in
cemento armato, di lunghezza pari a 6,55 m. e altezza pari a 2,10 m.;
– - cancello scorrevole in ferro, posizionato lungo il lato nord, di lunghezza pari a 5,30 m. e
altezza pari a 2,30 m.;
– - pavimentazione in calcestruzzo del tipo carrabile industriale di un’area di circa 300,00 mq. e
pulizia completa della medesima area, pertinenziale al fabbricato distinto alla sopra citata
particella n. 765, mediante il taglio della vegetazione e della preesistente alberatura che ha
interessato una superficie di circa 1.250,00 mq., sul lato sud/ovest del lotto
Per il proprietario, dunque, le opere abusive, per circa 300 mq, andranno demolite entro 90 giorni dall’ordinanza del Parco, ed entro trenta giorni l’intera area va ripulita da cose e persone presenti. In ogni caso, come prevede la legge, è possibile contrapporsi a quest’ordinanza rivolgendosi al TAR di Salerno entro 60 giorni (entro 120 in caso ci si rivolga al Presidente della Repubblica). Continua, tuttavia, la battaglia dell’ Ente Parco contro il fenomeno degli abusi edilizi: soltanto un mese fa, un analogo provvedimento era stato preso a Camerota.