Le giostrine, da pochi giorni inaugurate, sono state già vandalizzate: l’ennesimo episodio di atti vandalici ha suscitato l’amarezza delle tante famiglie di Agropoli.
Il parco pubblico inclusivo rientra nel progetto “OASI nel parco(Opportunità Accessibile di Spazi Inclusivi)”, presentato dall’Associazione di Promozione Sociale UNIAT (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Un episodio che ha riacceso il dibattito sull’ opportunità di adottare misure di contrasto contro l’ odio sociale, che sta dilagando negli ultimi tempi : un fenomeno che ha riflessi soprattutto sui più giovani. Al di là della deprecabilità della vicenda in sé, è evidente che stiamo vivendo un momento storico assai difficile, in cui non sono poche le rappresaglie contro le amministrazioni locali , anche quando esse agiscono per il meglio.
Non si tratta , insomma, di un caso isolato. E il populismo , in questo, gioca un ruolo cruciale, poiché induce i cittadini ad accusare, in maniera molto sterile e in assenza di un confronto civile, le amministrazioni di responsabilità non provate, finanche dei propri insuccessi personali, le cui cause, invece, andrebbero ricercate altrove.
Senza voler cadere nella retorica, il vandalismo è sempre da condannare, perché attenta a un bene pubblico. Le battaglie sociali, invece, si combattono sempre per qualcosa e mai contro qualcuno. Il dibattito politico è senza dubbio importante per qualunque Comunità, ma la delegittimazione delle istituzioni può avere riflesso assai negativo.
Al di là dell’ analisi sul comportamento dei nostri giovani, sarebbe il caso di riflettere, seriamente. Che, in alcune menti , può addirittura far risultare autorizzate, reazioni incivili. (Di Milena Cicatiello)