Emergono nuovi particolari sulla casa d’appuntamenti sequestrata lunedì ad Agropoli.
L’appartamento, sequestrato dai carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, si trova in un parco di località Madonna del Carmine.Era nella disponibilità di un battipagliese, raggiunto da un provvedimento di divieto di dimora nel comune cilentano, dopo essere stato intercettato, più di una volta, mentre era al telefono con i clienti delle prostitute e con il suo complice.
Quest’ultimo, un 50enne di Pollica, era l’uomo che riusciva a reclutare le ragazze provenienti per lo più dall’est europeo, tramite una donna residente a Roma, la quale si occupava del trasferimento di queste nel territorio cilentano. Si tratta di giovani con un età compresa fra i 18 e i 25 anni, che si prostituivano a tariffe piuttosto convenute.
Spesso “ruotavano”, anche per accontentare le richieste dei clienti giovani e meno giovani. Quelle che ricevevano quotidianamente la clientela erano 3 o 4, anche per non dare troppo nell’occhio e non insospettire i proprietari degli appartamenti vicini.
Dalle indagini è emerso che nell’aprile del 1999 il 50enne cilentano coinvolto venne arrestato a Roma, insieme ad altre sei persone, tra le quali una donna, per lo stesso tipo di reato: sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. L’uomo, peraltro annovera tra i suoi precedenti penali anche altri tipi di reato, come truffa e commercio illegale di auto.
Le indagini dei carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, ad ogni modo, proseguono con le indagini, anche alla luce di quanto emerso nel corso delle perquisizioni eseguite nell’appartamento a luci rosse e degli accertamenti eseguiti a carico dei coinvolti.
E adesso iniziano a temere anche i clienti delle giovani prostitute, che rischiano anche loro di finire nei guai.
Un giro, quello della prostituzione, purtroppo sempre florido.
Appena 2 anni fa, tra Agropoli e Capaccio, era stata sgominata un’altra organizzazione messa in piedi da una coppia di coniugi.