“Agropoli provincia di Napoli? Non c’entriamo niente”

La nota del club cittadino di tifosi del Napoli

Durante la gara disputata domenica sera, il Napoli ha superato per 2-0 il Sassuolo grazie alle reti di Osimhen e del capitano Di Lorenzo. Gli azzurri campioni d’Italia hanno iniziato con il piede giusto la stagione, presentandosi alla partita di venerdì contro la Lazio con due vittorie consecutive, tutto l’opposto dei prossimi avversari allenati dal grande ex Maurizio Sarri che sono ancora fermi a zero dopo le sconfitte contro Lecce e Genoa.

La polemica

Ma non è di questo che vi vogliamo parlare precipuamente oggi: la partita di domenica, infatti, è diventata il centro di una piccola polemica sul nostro territorio cilentano, precisamente ad Agropoli. Durante la sfida contro i neroverdi di Dionisi, sugli spalti dello stadio Maradona è infatti apparso uno striscione che recava la dicitura “Agropoli (Na)” anzichè arrecare la dicitura provincia di Salerno. Un modo di rinnegare la provenienza geografica della città da parte di un tifoso, ma che non è stato visto di buon occhio da qualcuno. Ricordiamo che ad Agropoli vi è anche un club di sostenitori del Napoli che ha anche organizzato, nei mesi scorsi, la festa scudetto. Qualcuno, ha quindi cercato di addossare la “responsabilità”. se così la si può definire, dello striscione proprio a quelli del club, ma questi con una nota hanno preso le distanze dallo striscione.

La nota

“Il Club Napoli Agropoli Diego Armando Maradona si dissocia dallo striscione esposto al “Maradona”” – hanno fatto sapere sulla pagina ufficiale i membri – “Il vessillo non appartiene al nostro club né tantomeno ad un nostro tesserato. Come club ci siamo sempre identificati in uno striscione che rappresenta solo ed esclusivamente il nostro club. La precisazione era dovuta in quanto in molti ci hanno scritto e telefonato addicendoci la responsabilità dell’accaduto. Tanto era dovuto, sempre Forza Napoli! – conclude la nota – Caso rientrato, dunque, ammesso che la geografia non è un’opinione, fermo restando che ognuno è libero di tifare la squadra che vuole in qualsiasi territorio.