Al via i lavori per la realizzazione di un impianto di compostaggio della frazione organica dei rifiuti, la cui progettazione è stata redatta dal Comune di Castelnuovo Cilento, con la collaborazione del Consac Infrastrutture, Energie e Servizi S.p.A.
Il nuovo impianto di trasformazione dell’umido per la produzione di compost di alta qualità sorgerà lungo la superstrada (SP430), nel tratto compreso fra gli svincoli di Vallo Scalo e Vallo della Lucania.
Quasi 11mln di euro la cifra messa a disposizione del comune cilentano dalla Regione Campania, che proprio in questi giorni ha approvato una nuova legge per la semplificazione di poteri straordinari a sua disposizione per la realizzazione di impianti di spazzatura, riducendo di gran lunga il ruolo strategico dei vari sindaci.
Il nuovo impianto di compostaggio sarà interamente all’aperto e basato sul sistema aerobico, atto cioè a demolire la sostanza organica in modo “naturale” e senza produrre gas combustibili, al contrario di quello anaerobico, che avviene al chiuso e dà origine a gas inquinanti e dannosi per la salute umana.
La notizia del nuovo impianto di compostaggio, i cui lavori dovrebbero iniziare a breve, ha destato molte perplessità fra i cittadini dell’area Parco, che temono per la loro salute e per l’ambiente e che si stanno già organizzando per una raccolta firme che blocchi i lavori.
https://youtu.be/k45Ql9c9_dQhttps://youtu.be/k45Ql9c9_dQ
«I nostri predecessori hanno realizzato opere di bonifica delle campagne su tutto il territorio per debellare malattie quali la malaria e oggi vogliamo realizzare un centro di stoccaggio all’aperto in pieno Parco – commenta un cittadino indignato – a Napoli e Salerno la monnezza non la vogliono e dovremmo tenercela noi?».
«Nessuno degli amministratori locali dice mai nulla quando si portano avanti opere del genere – commenta un altro – noi cittadini dobbiamo sempre subire in silenzio e adesso mettere anche in pericolo la nostra vita».
Sia il sindaco di Castelnuovo, Lamaida, sia il presidente di Consac IES , Simone Valiante, hanno subito le polemiche, puntualizzando che non sussiste alcun pericolo per la salute dei cittadini o per l’ambiente e che, al contrario si tratta di un passo avanti nella direzione di un progresso tecnologico pari a quello degli altri Paesi UE.
«L’impianto di compostaggio verrà realizzato secondo le tecnologie più moderne – commenta Simone Valiante – e ci consentirà di realizzare quel piano di autonomia della gestione dei rifiuti del Parco così tanto agognato e intrapreso, seppure in linea sommaria, dal sindaco pescatore, Angelo Vassallo».
«Se qualcuno ha dei dubbi sulla totale assenza di rischi per la salute umana vada a verificare siti simili in altre parti d’Italia – aggiunge il sindaco Lamaida – fra l’altro non sarà neppure un problema la circolazione dei camion con il compost, che sarà deviata direttamente nell’area di stoccaggio e non allo svincolo di Vallo Scalo, senza creare così alcun problema neppure alla circolazione stradale».