Attualità

Altavilla Silentina, splendida infiorata realizzata dal maestro Mangone

Un grande scenario artistico

Nella splendida occasione delle festività del Corpus Domini, la chiesa della Madonna del Carmine di Altavilla Silentina si è trasformata in un magnifico scenario artistico, grazie all’eccezionale infiorata, realizzata dal maestro Alfonso Fernando Mangone, rinomato pittore di fama internazionale e orgoglio del nostro amato paese. Una performance creativa, in un incrocio tra arte a fede, pittura e petali di fiori.

«L’opera ha commosso profondamente tutta la comunità di Altavilla Silentina, regalando un’esperienza estetica e spirituale unica nel suo genere. La maestria nel creare questa straordinaria infiorata è stata lodata da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di ammirarla, poiché ha saputo trasmettere con grande intensità il messaggio di fede e di devozione che accompagna il Corpus Domini.

Sono figlio di questa terra, e grazie a questa terra ho raggiunto un livello di eccellenza nel panorama artistico internazionale, portando il nome di Altavilla Silentina nel cuore delle persone di tutto il mondo», racconta l’artista globettrotter, che dopo aver trascorso anni all’estero, ha deciso di rientrare nelle sue aree interne, per celebrare la natura in un rapporto simbiotico e immersivo.

«L’opera, ammirata nella sua interezza, è un autentico inno alla Santissima Trinità, che viene rappresentata sia attraverso i “Tre Ospiti misteriosi” accolti da Abramo nella sua tenda, sia attraverso l’incarnazione di Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo. (comunicato stampa)

Questo capolavoro artistico coglie l’essenza stessa del nostro credo cristiano, poiché la nostra vita è profondamente radicata nel segno di croce, che rappresenta il fondamento della nostra fede: nel nome del Padre (il volto centrale), del Figlio (Gesù in croce) e dello Spirito Santo (la colomba sul petto di Gesù)», spiega l’artista Fernando Alfonso Mangone.

I colori brillanti e psichedelici, come sempre, dominano lo sguardo dello spettatore, in un flusso dinamico ed istintivo, perché “tutto è arte”.

Un’opera d’arte che occupa tutta la navata centrale della chiesa, fino a raggiungere l’altare maggiore, in un protrarsi verso il divino, in una connessione tra Dio e l’Uomo. (comunicato stampa)

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