Marcelo Ametrano risponde alle accuse rivoltegli dopo lo scioglimento della riserva operato dal giudice del Tribunale di Vallo della Lucania, intervenuta a seguito della mozione popolare promossa dal M5S sulla incompatibilità della carica dell’ex presidente della Yele S.p.A.
Ametrano si difende durante il consiglio comunale tenutosi sabato 29 aprile, affermando che le dimissioni dalla Yele, sono avvenute in maniera spontanea e volontaria e che mai il tribunale è intervenuto a pronunciarsi sulla incompatibilità o meno dell’attuale consigliere provinciale.
Nei giorni scorsi infatti con ordinanza depositata in il 26 aprile 2017, adottata nella camera di consiglio dello scorso 15 aprile, il Tribunale di Vallo della Lucania ha dichiarato improcedibile il ricorso proposto dai sigg. Lorenzo Lentini, Gabriella Guzzo e Carlo Ruocco per l’accertamento dell’ipotizzata causa di incompatibilità contestata al dott. Marcello Ametrano per il contestuale esercizio della carica di consigliere del Comune di Vallo della Lucania e dell’incarico di presidente della “Yele Spa”.
Il collegio giudicante vallese, ha rilevato la violazione del termine perentorio di notifica del ricorso, come stabilito dalla legge e il Tribunale ha, altresì, condannato i ricorrenti al pagamento delle spese di giudizio, commisurandole in complessivi € 2.000,00.