Si è tenuta lo scorso 19 settembre presso il Centro Sociale Serraino Fioravante ad Aquara un’importante iniziativa a volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sul crescente problema del sovrappopolamento dei cinghiali nel Cilento.
Quella del sovraffollamento della fauna selvatica è divenuta una questione di sopravvivenza per il territorio già caratterizzato da una fragile economia e richiede l’adozione di decisioni definitive ed immediate.
Negli anni passati il Governo centrale aveva intrapreso azioni per affrontare il problema del sovrappopolamento dei cinghiali del Cilento istituendo un contingente di circa 300 sele controllori, cacciatori specializzati che si occupano esclusivamente di contenere il numero degli ungulati selvatici all’interno dell’area Parco.
Tuttavia nonostante i profusi sforzi di contenimento il problema persiste, anzi si è addirittura aggravato negli ultimi mesi.
Negli anni passati in Cilento sono state introdotte specie diverse da quelle autoctone di cinghiali per promuovere un ripopolamento della specie che allora non era molto prolifera.
Assieme ai cinghiali di razza ungherese, noti per essere particolarmente proliferi, sono stati introdotti di recente anche istrici e lupi nel parco che certamente non migliorano le condizioni di vivibilità dell’area. Le specie introdotte di particolari cinghiali hanno dimostrato una sorprendente capacità di riproduzione: si sitima che possa partorire in media 12 cuccioli all’anno. Questo eccesso di nascite ha portato una presenza di cinghiali che supera di 5 volte il limite dei cinghiali stabilito dalla normativa vigente.
L’incontro presso il Centro Sociale Serraino Fioravante ha visto la partecipazione attiva di molti sindaci del Cilento interno dimostrando l’unità di utenti nella necessità di affrontare questa sfida. Inoltre erano presenti il sindaco di Moio della Civitella ed una rappresentanza del comune di Cuccaro Vetere.
L’iniziativa tenutasi è stata promossa dal sindaco di Aquara Antonio Marino ed ha ricevuto l’adesione dei comuni di Campora, Capaccio, Castelcivita, Castel San Lorenzo, Controne, Ottati, Piaggine, Postiglione e Roccadaspide.
“E’ un problema che ormai conoscono tutti” -ha detto ai nostri microfoni il sindaco di Aquara Antonio Marino – ” Non dobbiamo inventarci nulla, né aggiungere altro perchè è un problema molto serio. Noi per la prima volta abbiamo fatto questa riunione anche con un documento finale come si conviene in situazioni simili per per dare spazio a questo urlo della nostra popolazione. Noi sindaci abbiamo il dovere di evidenziare le difficoltà ed è quello che abbiamo fatto poi compete ad altri trovare le soluzioni: noi incalzeremo chi di dovere perché effettivamente il tutto non si può esaurire con questa riunione per quanto bella ed importante”.
Il sindaco di Capaccio, il presidente della provincia Franco Alfieri, era anche egli presente, ha sottolineato l’importanza dell’azione a livello amministrativo:
“Il problema va affrontato e credo che la soluzione sia nella costruzione della filiera” – ha detto ai microfoni della TV di Gwendalina – “perché lo dicevano anche i selecontrollori, i cacciatori, chiedendosi che fine faccia la carne una volta uccisi i cinghiali. Quindi è un problema un po’ più complesso credo che stesso nella norma che c’è, esista la soluzione dal punto di vista dell’ abbattimento: il problema è l’utilizzo delle carni”
Il sovrappopolamento dei cinghiali è stato definito da alcuni come una vera e propria calamità. Questi animali causano danni significativi alle coltivazioni agricole distruggendo aree boschive e rappresentano una minaccia per la sicurezza dei cittadini.
La situazione attuale richiede un approccio globale e concreto che comprenda sia misure di gestione della popolazione dei cinghiali, sia la promozione della coesistenza tra l’uomo e la fauna selvatica.
Diverse sono state le soluzioni promosse tra gli amministratori e i presenti tra cui anche una delegazione di Coldiretti. E’ stata inoltre sottoscritta una dichiarazione con l’obiettivo di stimolare l’iniziativa legislativa a livello regionale e nazionale, per individuarne soluzioni efficaci in grado di arginare il problema del sovrappopolamento dei cinghiali.
Questo documento sottolinea la necessità di adottare misure di controllo più efficaci promuovere la sensibilizzazione e la formazione dei cittadini e sviluppare piani di gestione sostenibile della fauna selvatica. L’ iniziativa tenutasi ad Aquara rappresenta un passo importante nella lotta contro il sovrappopolamento dei cinghiali nel Cilento e ora che tutti coloro che sono coinvolti prendano decisioni definitive per proteggere il territorio e preservare la sua bellezza naturale e la sua agricoltura.