Una storia quasi incredibile. Il sindaco di Praiano Giovanni Di Martino, gioiello della costiera amalfitana, è stato arrestato in flagranza di reato per aver intascato una mazzetta da 250 euro.
La ricostruzione e le indagini lampo
Un appuntamento al bar, in centro, a Salerno. Uno scambio rapido tra due uomini. Una mazzetta, anche se di poco conto. Così finisce ai domiciliari Giovanni Di Martino, primo cittadino eletto nel 2016, a capo di una lista civica.
Il primo, colui che porge la busta, è un amministratore di condominio; l’altro l’amministratore pubblico che non ha esitato a fissare un prezzo per chiudere un occhio su alcune irregolarità. Gli 007 della squadra Mobile di Salerno li seguono a distanza, altri poliziotti in contatto con la Procura scattano e filmano. La busta passata da una mano all’altra non è pesante, contiene banconote per 250 euro. Concussione in flagranza e scatta l’arresto per il sindaco.
Il commento della politica salernitana
“L’inchiesta che ha portato all’arresto del sindaco di Praiano ci sconcerta. Pochi giorni fa la Lega si era ritrovata in Costiera amalfitana per ripartire dalla buona politica. Questo episodio mi spinge a credere che non dobbiamo mollare. Nel Salernitano c’è una classe politica da rifondare”. Così Lucia Vuolo, europarlamentare della Lega, interviene sull’arresto del sindaco Giovanni Di Martino con l’accusa di concussione per aver intascato una tangente davanti a un bar di Salerno