Batterio killer all’ospedale di Eboli: paura e morti sospette
Batterio killer all’ospedale di Eboli: paura e morti sospette. Lo scrive Cronache del Salernitano nell’edizione odierna.
Dopo il coronavirus torna la paura e questa volta arriva dall’ospedale di Eboli dove pare si stiano riscontrando casi di un batterio killer letale per l’uomo. Si tratta di infezioni ospedaliere da Acinetobacter baumannii, un batterio che avrebbe addirittura colonizzato l’ospedale. A scriverlo il giornale “Le Cronache”.
La situazione sarebbe preoccupante. Tra le vittime ci sarebbe anche un paziente ricoverato per una frattura e poi morto a distanza di poche settimane proprio a causa del batterio. L’uomo sarebbe finito prima in coma e poi deceduto quaranta minuti dopo il suo trasferimento al “Cotugno” di Napoli.
Batterio killer all’ospedale di Eboli: “Mai visto niente del genere”
“Non ho mai visto una cosa del genere, un corpo ridotto così di un paziente che viene da un altro ospedale, sembra qualcuno trovato per strada. Dalle lesioni infettive cerebrali, polmonari, renali ed epatiche era già in come da almeno 7 giorni!”, avrebbe detto il medico del Cotugno ai familiari della vittima che ora chiedono di conoscere la verità e di accettare eventuali responsabilità.
Proprio i medici del nosocomio di Napoli avrebbero anche confermato alla famiglia che l’uomo era in coma da diversi giorni, dopo che il virus aveva letteralmente mangiato una parte del cervello, fegato, polmoni. Il tutto senza che la famiglia fosse aggiornata. “Già sapeva invece il primario – dice uno dei famigliari della vittima -, da tre giorni, di aver davanti l’ennesimo caso di infezione ambientale killer del suo reparto e da li a poche ore l’ennesima morte”