L’ennesimo caso di una lite fra giovanissimi conclusasi a coltellate.
Questa volta, però, protagoniste dell’episodio di bullismo sono 2 studentesse dell’istituto professionale “Enzo Ferrari” di Battipaglia: una appena maggiorenne, l’altra minorenne, entrambe originarie di Olevano sul Tusciano.
L’incredibile episodio di violenza si è verificato lunedì mattina. La polizia, intervenuta su richiesta della direzione scolastica, ha identificato la più grande, che era armata di un coltello, la classica “molletta”, e l’ha denunciata per possesso di coltello di genere proibito e minacce aggravate.
Secondo quanto constatato dagli agenti della sezione “volanti” del commissariato di Battipaglia, diretto dal vicequestore Antonio Maione, le due studentesse si erano già punzecchiate la mattina, durante il viaggio sul bus di linea che collega Olevano a Battipaglia.
La maggiorenne, di fatto, secondo quanto ricostruito dagli agenti, avrebbe promesso all’altra ragazza che gliel’avrebbe fatta pagare. In passato tra le due non c’erano mai stati motivi di discordia, ma molto probabilmente questa volta pare si contendessero lo stesso fidanzato.
Il battibecco svoltosi sul bus sembrava essersi risolto nel giro di 20 minuti, ma in realtà così non è stato. Non appena le ragazze si sono ritrovate nel bagno dell’istituto professionale, la maggiorenne non ha esitato ad aggredire la sua rivale. Prima si sono accapigliate, poi la maggiorenne ha tirato fuori dalla borsa il coltello, la classica “molletta”, tradizionalmente usata nei duelli all’ultimo sangue dei vecchi camorristi. La molla fortunatamente non è scattata e la minorenne è stata colpita solo con il manico del coltello.
Subito è scattata la segnalazione da parte della scuola alla polizia, che precipitatasi a scuola, ha condotto la ragazza in commissariato, dove, dopo la denuncia per minaccia aggravata e porto abusivo di arma di genere proibito, è stata rilasciata.
Un episodio grave e increscioso questo, che riporta alla luce il problema del bullismo e dei ragazzi che vanno in giro armati, seminando violenza anche nelle scuole.