Bimbo suicida Napoli, il gesto dopo un folle gioco social
Bimbo suicida Napoli, il gesto dopo un folle gioco social. La tragica scoperta degli inquirenti che stanno indagando sul caso. Il bambino era perfettamente integrato.
“La tragedia del piccolo di 11 anni che si è tolto la vita, a Napoli, lanciandosi dal balcone di casa, perché istigato al suicidio da un assurdo gioco social impone a tutti un’immediata riflessione”. Lo scrive su Facebook il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia commentando la tragedia dai contorni ancora tutt’altro che chiari che ha acceso le luci sullo strano fenomeno delle catene dell’orrore inviate su Whatsapp, Facebook, Instagram e Tik Tok.
Bimbo suicida Napoli, il gesto dopo un folle gioco socia
Ma cosa lega la morte di un bambino e uno stupido gioco denominato “Jonathan Galindo” che sembra ripercorrere l’iperbole della mania della Blue Whale? Ciò che ha portato gli inquirenti ad avallare tale ipotesi è l’ultimo messaggio che il ragazzino ha scritto alla madre, scusandosi e parlando di dover seguire l’uomo nero con il cappuccio.
“Mamma, papà vi amo ma devo seguire l’uomo col cappuccio”
Gli inquirenti non escludono possa essere stato vittima di un gioco che si svolge totalmente on-line, che comprende atti di autolesionismo fino al suicidio. Secondo quanto emerso finora, sembra che il ragazzo, residente con la famiglia nel quartiere Chiaia della città, fosse sano e felice, praticava sport ed era perfettamente integrato.