A distanza di 60 anni dell’alluvione del 1954 a Salerno e Costiera Amalfitana, Domenico Calcaterra, docente di geologia dell’Università Federico II di Napoli, ha affermato che, da allora, la situazione territoriale non è cambiata molto. In Campania sono state censite ben 24mila frane. I geologi hanno mostrato loro le carte geologiche spiegando il perché dei rischi naturali. Si sono soffermati soprattutto a Vietri sul Mare.
<<Bisogna essere chiari – ha affermato il presidente dell’ordine dei geologi della Campania, Francesco Peduto – a distanza di 60 anni in tante aree permangono elementi di rischio tanto è che sulle mappe dell’autorità di bacino competente, sono riportate come zone rosse a rischio R4 molto elevato. Oggi purtroppo in Italia non solo mancano interventi strutturali di prevenzione ma il cittadino non sa cosa fare in caso di eventi alluvionali o sismici. In Italia e questo è un dato ufficiale , il 50 per cento delle vittime per rischio sismico le abbiamo per azioni o comportamenti sbagliati da parte delle persone . Ad esempio in caso di un alluvione non bisogna mai andare nei sottoscala.
La gente non è informata, non sa nulla, non sa cosa fare, spesso si sente smarrita, persa quando in Italia c’è un evento alluvionale o sismico.