Campania, assembramenti nonostante la Zona Arancione. Weekend difficile dal punto di vista dei controlli.
La Campania da poco più di ventiquattro ore è diventata zona arancione. Il che significa autocertificazione per gli spostamenti al di fuori del proprio comune; chiusura di bar e ristoranti i quali possono affidarsi solo all’asporto; chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi; stop a musei e mostre; riduzione al 50% del trasporto pubblico e ritorno alla didattica a distanza per gli studenti delle superiori e delle università (in questo caso salvo le matricole).
Tutte disposizioni però in contrasto con quanto visto in strada nelle giornate di sabato e domenica. Soprattutto sabato quando migliaia di persone hanno approfittato dell’ultimo giorno di zona gialla per dar vita a pericolosi assembramenti dei quali, si spera, non ne pagheremo le conseguenze tra qualche settimana.
L’ultimo bollettino dell’unità di crisi della Protezione Civile intanto parla di 1.658 nuovi positivi al Coronavirus in Campania su 20.254 tamponi analizzati, con un tasso di positività che è quasi il doppio di quello nazionale. L’indice di contagio resta stabile al di sotto del 10% ma sono comunque 14 le persone decedute (9 nelle ultime 48 ore e 5 in precedenza ma registrate ieri). L’ RT della Campania, infne, è schizzato 1.16, ad un passo cioè da quella quota 1.25 che significherebbe il ritorno in zona rossa.