Campania, tasso di positività di nuovo altissimo
Campania, tasso di positività di nuovo altissimo. Dopo un lieve calo ieri è schizzato al oltre il 13%.
Sono 1.334 i contagiati dal Covid in Campania su 9.934 tamponi molecolari esaminati nelle ultime 24 ore, secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione Campania. Sale, quindi, il tasso di incidenza, cioè il rapporto tra i positivi sui test effettuati, che passa dal 9,69% al 13,42%. Numeri che però non devono spaventare, considerando che nel weekend è normale una riduzione del numero dei tamponi fatti. Si registrano purtroppo anche altri 35 morti per Covid, mentre 1.519 sono le persone guarite.
Il punto sul piano vaccinale
Intanto, in Campania da questa settimana entra nel vivo anche la vaccinazione per i 60enni, ai quali saranno destinate in gran parte le dosi di Astrazeneca. Ad oggi in Campania, secondo i dati dell’Unità di crisi della Regione, sono state 1.301.087 le dosi di vaccino somministrate. Complessivamente sono stati vaccinati con la prima dose 942.867 cittadini. Di questi 358.220 hanno ricevuto la seconda dose. La piattaforma per le adesioni è regolarmente aperta per tutte le categorie previste.
Inoltre sulla priorità delle vaccinazioni il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, ha specificato: “Dopo aver completato gli over 80 i gli over 70, i fragili e i disabili, uniremo le fasce che hanno priorità come gli over 60 e le categorie economiche, in parallelo. E per noi economia significa turismo. Ricordo che questo tema delle isole minori è anche all’attenzione del governo nazionale e si porrà nuovamente di qui a poco. Saltare la stagione estiva significa saltare un anno intero, non è un centro commerciale che lo apri a ottobre ed è uguale”.
Da ieri, intanto, la Campania è tornata in zona arancione, dopo oltre un mese e mezzo di zona rossa. Hanno riaperto i battenti barbieri, parrucchieri, centri estetici che potranno restare aperti tutti i giorni dalle 7 alle 21,30, assieme ad altri negozi. Rientro in classe anche per molti ragazzi delle superiori, dove la didattica in presenza è stata riattivata per il 50-75 per cento della platea scolastica anche se sono già diversi i comuni che hanno dovuto chiudere nuovamente gli istituti a causa di alunni positivi al covid.