Caos Scuola, le paure dei genitori tra tamponi facoltativi e contagi. Anche i presidi chiedono più chiarezza.
di Enrico Serrapede
La Regione Campania ha annunciato il ritorno in classe per migliaia di studenti (dall’asilo fino alla quinta elementare) dal 24 fino al 30 novembre. Saranno due, come sappiamo, gli scaglioni che porteranno nuovamente gli alunni a seguire le lezioni in presenza.
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Caos Scuola, le paure dei genitori tra tamponi facoltativi e contagi
La riapertura però, nonostante sia tanto attesa da personale e genitori, in questo momento suscita molta preoccupazione. Come mai, si chiedono in tanti, la Regione ci tiene ad aprire le scuole quando è in atto un regime di zona rossa? E molti genitori, infatti, hanno già annunciato di non voler mandare, in questo momento, i bambini in classe.
Si valuta inoltre anche la vicinanza con le festività di Natale e come mai la regione ha tanta fretta di riaprire la scuole quando a distanza di venti giorni le lezioni saranno nuovamente sospese per le festività?
Ma il vero e proprio caos è nato con la campagna di screening facoltativo voluta dalla regione. Nella giornata di ieri l’ente ha pubblicato le modalità per partecipare:
Chiaramente vi è netta disparità tra chi sta già telefonando per prenotare il test e chi non ha la minima intenzione di sottoporre i figli e la sua famiglia allo screening volontario messo a disposizione dalla regione Campania.
Anche molti dirigenti scolastici del primo circolo di Salerno hanno criticato questa scelta regionale e chiedono che i tamponi siano obbligatori per garantire un sicuro rientro in aula. Senza questo, come facilmente prevedibile, basterà un alunno positivo che non ha partecipato allo screening volontario per creare un focolaio in qualsiasi istituto.