Il comune di Capaccio Paestum, retto dal sindaco Franco Alfieri, ha deciso di costituirsi in giudizio e promuovere ricorso avverso il provvedimento definitivo di esclusione dai benefìci di assegnazione delle risorse previste dal PNRR in merito al diniego all’accoglimento della domanda presentata dal Comune di Capaccio Paestum per l’accesso alle agevolazioni previste a sostegno degli investimenti per lo sviluppo della logistica agroalimentare tramite il miglioramento della capacità logistica dei porti, nell’ambito della Misura M2CI, Investimento 2.1, denominata “Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo”.
Il Dipartimento delle Politiche Competitive, della qualità Agroalimentare, della Pesca e
dell’lppica Direzione Generale per la promozione della qualità agroalimentare organo governativo, che esegue le competenze del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (conosciuto con l’acronimo di MISAF) ha infatti escluso il comune di Capaccio Paestum dalla procedura di selezione con la nota acquisita al protocollo dell’ Ente del primo febbraio 2023.
L’ Amministrazione capaccese, tuttavia, fece ricorso al TAR del Lazio contro l’esclusione, ricorso che venne accolto il 26 agosto 2023. Il Tribunale Amministrativo Regionale ingiunse lo Stato a riesaminare il provvedimento di esclusione, che invece fu confermato nuovamente dal Ministero delle Politiche Agricole lo scorso 20 ottobre 2023. Una difesa in giudizio che dunque l’ Ente si vede costretto a reiterare, affidando l’incarico allo stesso avvocato che aveva difeso il comune di Capaccio Paestum in primo grado, Lorenzo Lentini. Una scelta, spiega Palazzo di Città, presa “in ragione del carico di lavoro dell’avvocatura civica comunale e per la complessità della lite” risulta quindi funzionale “affidare la tutela degli interessi dell’Ente all’avvocato già costituito nel giudizio sotteso di primo grado”.
Dunque un nuovo round giudiziario amministrativo contro lo Stato, con il Sindaco che è stato autorizzato dalla giunta, in quanto, secondo la sentenza della Corte di Cassazione è ritenuto “il solo titolare del potere di rappresentanza processuale del comune” ai sensi dell’articolo 50 del TUEL (Testo Unico degli Enti Locali) per ottenere importanti risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, quanto mai fondamentali per lo sviluppo del territorio a seguito anche dei lunghi danni creati dalla pandemia COVID negli anni scorsi. Vedremo nei prossimi mesi quali saranno i risvolti in questo senso.