Capaccio, rogo causato da cortocircuito?
Si attende l’esito delle verifiche sulla stabilità dell’edificio
A Capaccio è il momento della conta dei danni. Dopo l’incendio che nel pomeriggio di sabato ha completamente distrutto un centro di distribuzione tessile nella centralissima via Italia, il sito è stato messo in sicurezza.
Oltre a ciò, gli inquirenti stanno indagando a 360° per risalire alle cause dello scoppio del rogo anche se ad oggi le piste più accreditate portano al cortocircuito ma, con un semplice ragionamento, potrebbe sembrare complessa come ricostruzione perché un così importante centro di stoccaggio di materiale tessile dovrebbe essere pronto a fronteggiare tali eventualità.
Sul posto, per avere la meglio sulle fiamme e evitare che fossero coinvolte le vicine strutture, diverse autobotti dei Vigili del Fuoco provenienti anche dal neo inaugurato distaccamento di Agropoli, in quello che, e mai parole furono più adeguate, è stato il battesimo del fuoco. I “caschi rossi”, coadiuvati da carabinieri, vigili urbani e protezione civile, sono stati impegnati anche per evacuare i residenti e mettere in sicurezza la zona.
Sullo stabile, adesso, sono in corso delle verifiche per valutarne la stabilità e il relativo abbattimento. Il Comune di Capaccio Paestum ha emanato un’ordinanza di sgombero dallo stabile oltre ad una nota: «nelle prossime ore il personale dell’Arpac – afferma il Consigliere comunale con delega al Monitoraggio Ambientale, Giovanni Piano – effettuerà i dovuti accertamenti ambientali al fine di determinare eventuali criticità. Gli esiti saranno, quindi, comunicati all’Asl competente per eventuali e consequenziali provvedimenti. Attendiamo i risultati senza generare allarmismi che in questa fase potrebbero risultare solamente controproducenti. Colgo l’occasione anche per esprimere la massima solidarietà a nome mio e di tutta l’Amministrazione alle famiglie colpite dall’incendio».