Capaccio e Roscigno piangono due vittime del covid
Capaccio e Roscigno piangono due vittime del covid. Nella Città dei Templi i familiari minacciano azioni legali.
Sono due purtroppo le vittime del covid nel nostro territorio. Avvenute rispettivamente a Roscigno e Capaccio Paestum.
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Capaccio e Roscigno piangono due vittime del covid
Il piccolo borgo cilentano piange la morte dell’appuntato scelto Alessandro Cosmo, addetto al Nucleo Informativo del Comando provinciale dei carabinieri di Latina. E deceduto all’età di 53 anni, dopo essere risultato positivo a Coronavirus. Cordoglio per la scomparsa del militare dell’Arma è stato espresso dal sindaco, Pino Palmieri, tra l’altro amico della vittima.
“Caro Amico mio – ha scritto il primo cittadino sui social – il vuoto che tu ci lasci lo potremo colmare soltanto con il vivo ricordo della tua immagine. Sei stato un amico speciale per molti. Sarai sempre un esempio di semplicità e di grandezza d’animo che ci accompagnerà per tutta la vita. Le persone come te non si dimenticano, ma si ricordano tutti i giorni perché sono quelle a rendere bella l’amicizia”.
A Capaccio Paestum, invece, si tratta di un paziente contagiato all’ospedale di Roccadaspide che nelle ultime settimane ha dovuto fare i conti con un focolaio che ha messo a dura prova l’intera struttura ospedaliera.
E’ la quarta vittima nella città dei Templi dall’inizio della pandemia e i familiari preannunciano azioni legali nei confronti dell’Asl di Salerno e della direzione sanitaria del presidio rocchese, dov’era stato ricoverato il 18 dicembre dello scorso anno per un blocco intestinale.
L’81enne, infatti, era arrivato nel nosocomio di Roccadaspide a metà dicembre ed era stato ricoverato dopo l’esito negativo del tampone. Al momento delle dimissioni però il quadro clinico era cambiato in quanto era risultato positivo al test molecolare. Dal quel momento le sue condizioni si sono aggravate fino, purtroppo, al decesso avvenuto proprio nella giornata di ieri all’ospedale Loreto Mare di Napoli dove era stato trasferito il primo gennaio proprio a causa del contagio. Il suo nome, in ogni caso, fa parte della lista dei pazienti contagiati proprio nel focolaio dell’ospedale.