Cresce la preoccupazione a Napoli e in Campania per l’aumento del prezzo dei carburanti. Benzina e diesel hanno già sforato i 2 euro al litro. Picchi fino a 2,52 euro per la prima e 2,61 euro per il secondo sono stati registrati ai distributori di alcune località italiane, come ad esempio quelli sull’isola di Ischia.
A causa del rincaro dei prezzi, le aziende di autotrasporto hanno deciso di organizzare uno sciopero il 14 marzo. L’associazione nazionale di categoria Trasportounito, fa sapere che si tratta di una decisione “inevitabile”, anche per “tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato” si trasformino in “vantaggi per altri soggetti del settore trasporti” oppure in “addebiti per obblighi contrattuali che le imprese della filiera logistica non sono più in grado di garantire”.
Sul sito del Mise, nella sezione Osservaprezzi carburanti, emergono dati che danno l’idea di come il prezzo della benzina, ad esempio, sia aumentato notevolmente negli ultimi giorni, superando addirittura i 2 euro.
In Irpinia si arriva a 2,294 euro/litro; in zona Vallata (Avellino) a 2,419. Nella nostra provincia, invece, i prezzi restano carissimi. Nell’agronocerino la benzina super è arrivata a 2,499 euro/litro.
A Scafati siamo sui 2,329. Ad Agnano 2,455. Quasi nessuno è sotto i due euro. In provincia di Napoli, ci sono picchi a Cercola (2,329) e Frattamaggiore 2,499. Nel Casertano, infine, a Casagiove 2,349 euro al litro.