Il caso Feltri ha scaturito una serie di reazioni un po’ in tutti gli ambiti. In politica Vincenzo Sofo (Lega), calabrese, ha in parte accolto il pensiero di Feltri.
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“Strutturalmente inferiori”
I meridionali sono inferiori – ha detto Sofo – Ad esempio non hanno autostrade. E non hanno treni ad alta velocità. E molti meno collegamenti aerei. Per non parlare dei collegamenti interni. Gli ospedali neanche li cito.
Addirittura non hanno neppure il lavoro. Tutto ciò soprattutto perché non hanno avuto una classe politica degna. Ma non solo. Anche per dinamiche storiche profonde che oggi dimentichiamo. Ma tutto ciò non impedisce ai meridionali, quando escono dall’inferiorità strutturale (non culturale) delle loro regioni per raggiungere la normalità strutturale di altre regioni, di essere dei normali (o talvolta addirittura superiori) imprenditori, medici, ingegneri, avvocati”.
Macroregione del Sud
Dopo qualche polemica sulle parole l’esponente della Lega ha precisato meglio il pensiero: “Al Sud sono negati gli strumenti e dunque le opportunità che hanno gli altri territori per svilupparsi. E se da un lato le colpe sono della politica locale meridionale, dall’altro è mancato l’interesse della politica nazionale ad avviare un vero – e serio – piano di sviluppo per il Mezzogiorno. E ciò è mancato anche perché la politica ha sempre considerato le regioni del Sud poco allettanti perché poco rilevanti non solo economicamente ma anche demograficamente e dunque elettoralmente. Ecco perché è necessario che le regioni del Sud invece che andare ognuna per conto loro si organizzino in una MACROREGIONE DEL SUD, per muoversi in blocco e dunque dare un peso politico e geopolitico a un pezzo di paese che – come ho detto molte volte – affacciandosi sul Mediterraneo può avere un ruolo fondamentale per il futuro d’Italia e d’Europa”.