Cicerale da presidio Slow Food a discarica
Un sito di trattamento di rifiuti da 171mila tonnellate a Cicerale, il paese presidio Slow Food per i suoi ceci famosi in tutto il mondo. È quello che progetta di fare la MGM, la società titolare di quell’impianto di pneumatici che lo scorso 12 settembre andò a fuoco avvolgendo la città di Battipaglia in una nube tossica con livelli di diossina sprigionati nell’aria così alti da non poter essere quantificati dall’ARPAC.
Il progetto è stato presentato alla Regione Campania dalla ComEco, la srl di Sala Consilina proprietaria di un capannone nell’area pip del comune di Cicerale che già nel 2015 aveva avanzato una richiesta per la realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti speciali pericolosi e non non andata a buon fine, sempre a Cicerale.
Ora l’impresa ci riprova: vuole realizzare un impianto di trattamento della spazzatura all’interno del quale verrebbero stoccate 171mila tonnellate di rifiuti solidi urbani e speciali non pericolosi all’anno, e se ne avvierebbero al recupero poco più di 29mila.
Tra 10 giorni, il 24 ottobre, il progetto sarà discusso in conferenza di servizi. Alla riunione parteciperanno i vertici della ComEco, i referenti dell’Arpac, dell’Asl di Salerno, del comando provinciale dei vigili del fuoco e il sindaco di Cicerale, Gerardo Antelmo che annuncia battaglia.
Un ingegnere e un avvocato sono già al lavoro sul dossier per valutare il progetto e impedire che un’area industriale che dà lavoro a 2mila persone venga messa in pericolo.
Per il sindaco Antelmo si tratta di un tentativo maldestro di portare i rifiuti in una zona fiore all’occhiello della regione, oltre che un vanto per il comune. A pochi metri dal capannone dove si progetta di realizzare quel sito operano infatti una distilleria, una azienda vinicola e un allevamento bufalino di 2mila capi.
“Come spesso accade qualcuno prova a distruggere le belle cose, ma non ci riuscirà”, dichiara il primo cittadino. “Ci opporremo in sede politica, tecnica e giuridica. I cittadini di Cicerale sono pronti alle barricate”