Cilento senza alta velocità, danno epocale per il territorio. Ecco i motivi di quello che potrebbe essere un disastro annunciato.
Da inizio 2021 continuano a susseguirsi voci, prima, e progetti, dopo, sulla nuova tratta dell’alta velocità. RFI, con quello che potrebbe essere considerato quasi come un colpo di coda, ha modificato il tracciato a sud di Salerno eliminando di fatto la variante Ogliastro – Sapri preferendo un passaggio per il Vallo di Diano. Per le ferrovie contano i numeri. Ovvero costi e tempi di percorrenza e con il nuovo passaggio le condizioni sarebbero senza dubbio favorevoli. Il passaggio per il Cilento risulterebbe troppo complicato sia per le tasche che logisticamente con il percorso che dovrebbe prevedere la creazione di numerosi chilometri in galleria.
Scelte comprensibili ma che vanno tutte a discapito di un territorio che da anni aspetta un definitivo salto di qualità. Salto che anche questa volta non avverrà. La mobilità del territorio è forse una delle peggiori di tutta la regione tra frane e mancanza anche dei collegamenti di base. Raggiungere sia il basso che l’alto Cilento da Salerno è quasi un’impresa soprattutto durante il periodo estivo.
Ma il mancato passaggio dell’alta velocità forse creerà un danno d’immagine non indifferente. I grandi spostamenti nazionali sono ormai legati ai percorsi dell’alta velocità, inutile negarlo. Non farne parte è un danno senza precedenti, soprattutto per un territorio che, come detto, ha già gravi carenze dal punto di vista della viabilità.
Turisticamente sapere di non poter raggiungere il Cilento “direttamente” potrebbe influenzare e non di poco le scelte dei viaggiatori. Anche perché la stessa nuova tratta, dopo il Vallo di Diano, collegherebbe anche mete turistiche della Calabria. Quindi i turisti potrebbero essere invogliati dalla semplicità.
C’è anche da dire però che amministratori locali e regione negli ultimi anni, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti su ferro, hanno lavorato nella giusta direzione garantendo al nostro territorio l’arrivo delle Frecce e di Italo. Da valutare però quale sarà l’impatto della nuova linea per il Cilento.
La speranza, e soprattutto le promesse degli attuali vertici politici, recitano quasi all’unisono la legge non scritta della compensazione anche grazie ai fondi del recovery fund. Ma al momento, con tutto rispetto, parliamo sempre di promesse. Al momento la realtà recita il mancato passaggio dell’alta velocità e una situazione dei collegamenti quasi disastrosa. I tempi per raggiungere il territorio sono attualmente quasi biblici e anche a causa di questo le aree interne soffrono lo spopolamento e le mete turistiche non riescono nella tanta agognata destagionalizzazione.
Ovviamente solo il futuro ci dirà quale futuro ci sarà per il nostro amato Cilento. La realtà però vede una grande occasione passata sotto il naso e poi sfumata, per il resto: tempo al tempo…