Corisa4 e Yele tornano sotto la luce dei riflettori, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani nella maggior parte dei comuni Cilentani è per molti diventa un carrozzone “ingombrante” e troppo difficile da gestire.
Scongiurata la chiusura definitiva della Yele S.p.A. prevista per il 31 dicembre scorso, come auspicato dall’On. Luigi Cobellis è stata approvata dal consiglio di amministrazione del Consorzio salernitano, contestualmente alla proroga di un anno della procedura di liquidazione della Yele, anche la rimozione del commissario Giuseppe Vitale, a seguito del mandato del nuovo presidente della Provincia di Salerno Giuseppe Canfora.
La proroga concessa alla Yele era stata però scongiurata dall’On. Simone Valiante il quale ha espresso «forti perplessità dal punto di vista normativo», auspicando un salvataggio della società attraverso la trasformazione da «partecipata del Corisa4 a società dei comuni».
Sta di fatto che con la proroga della liquidazione è stata riconfermata la situazione di incertezza in cui la Yele versa oramai da mesi e la rimozione del commissario Vitale ha prontamente condizionato l’aggravarsi della vicenda con la presentazione da parte di quest’ultimo di un ricorso al tribunale amministrativo regionale nei confronti di chi «gli avrebbe tolto l’incarico».
La richiesta avanzata al Tar da Vitale è finalizzata a vedersi confermata l’illegittimità della rimozione dall’incarico di commissario del Corisa4. Tuttavia, la richiesta di un provvedimento immediato di sospensione è stata respinta dal giudice che ha fissato l’udienza per la sospensiva della revoca, per il prossimo giovedì 29 gennaio. L’accoglimento dell’istanza di Giuseppe Vitale da parte del tribunale amministrativo regionale cambierebbe nuovamente le carte in tavola e sicuramente aprirebbe le porte a nuovi scenari che coinvolgerebbero tutti i partecipanti alla vicenda Yele.
Ad oggi la società partecipata dal Corisa4, oltre ad aver ricevuto una proroga di un anno, ha anche un nuovo commissario, che risponde al nome di Americo Montera che sarebbe già alla ricerca di un valido collaboratore.
Secondo le prime indiscrezioni, la collaborazione sarà tutta vallese, il nome del futuro braccio destro del Montera, potrebbe essere individuato tra Marcello Ametrano e Antonio Bruno, ma nessuno dei due nomi è stato ufficializzato da nomina.
Montera, insediatosi da appena dieci giorni, starebbe già vagliando una ad una le posizioni degli operai licenziati e in mobilità, sgrovigliando la matassa per trovare una soluzione che dia certezza a ciascuna delle famiglie dei 300 operai che da mesi non vedono riconosciuti i rispettivi stipendi.
Ma le novità marchiate Yele non finisco qui: infatti, il prossimo 20 gennaio, la Yele nella persona del suo rappresentante pro tempore presenterà un ricorso al Tar contro i comuni che, stanchi del consorzio di gestione comune, hanno deciso di uscire fuori dalla Yele per affidare a terzi il servizio della raccolta urbana dei rifiuti.
I comuni cilentani di Moio della Civitella, Laureana Cilento, Torchiara e Castelnuovo Cilento che si sono candidati all’uscita dal consorzio, sarebbero già pronti a lasciare la gestione accentrata dei rifiuti e insieme a loro ce ne sarebbero altrettanti pronti a fare lo stesso, al punto che il fenomeno rischia di diventare dilagante.
Il commissario è pronto a verificare la legittimità dei bandi comunali emanati per l’affidamento a terzi della raccolta dei rifiuti urbani.
Non sono certamente questi giorni tranquilli per il Corisa4, per la Yele, e per il nuovo e il vecchio commissario.
I sindaci dei Comuni che sono usciti e quelli dei Comuni che vorrebbero uscire dalla Yele, si muovono con massima prudenza cercando di non mettere il piede in fallo già che sanno di essere tenuti sotto l’occhio vigile Montera e dal legale del lavoro di Agropoli Visconti.
C’è attesa per gli esiti del Tar, ma nel frattempo i lavoratori recriminano ancora diritti e stipendi non versati.
(s.l.v.)