Ricorso al TAR effettuato dal sindaco di Roscigno Pino Palmieri. L’ iniziativa di adire le vie legali amministrative da parte del primo cittadino del comune degli Alburni deriva da quello che sarebbe stato un mancato rispetto delle quote rosa in seno alla Comunità Montana Alburni. Palmieri ha accusato di indifferenza il consiglio di quest’ultima, che alla presa di posizione della delegata Viola Cuomo sul mancato rispetto della quota di genere prevista dalla normativa vigente, durante il terzo ordine del giorno ha continuato a votare i due delegati maschili di Bellosguardo ed Ottati.
La nota dell’ europarlamentare Vuolo
Sul tema è intervenuta anche la europarlamentare di Forza Italia Lucia Vuolo che ha dichiarato: “Quanto siamo lontani dalla parità? Quanto bisogna ancora lottare per i diritti? Una società che si ritiene civile, libera, perbene rispetta le normative e, prima ancora, rispetta le persone. Quello che sta accadendo per la Comunità Montana Alburni dove non viene rispettato il principio di Pari Opportunità nella composizione dell’organo esecutivo sembra davvero negare tutto questo” – ha esordito in una nota -“Un atteggiamento politico e sociale prepotente, scorretto ed arbitrario davanti al quale non possiamo indietreggiare neppure di un passo. Anzi. Trovo vergognoso dover discutere di normative non ottemperate, ed è riprovevole parlare del mancato rispetto delle donne tanto da dover arrivare a ricorrere al TAR. Donne di merito e competenze, di empatia e formazione, di preparazione e meticolosità. Gli uomini hanno paura delle donne sui luoghi di lavoro? Non è violenza, non è un abuso anche veder negato un diritto sancito? Sono una persona che non ha neppure molto piacere a parlare di “quote rosa”, come se le donne dovessero essere così catalogate, caratterizzate. Sono a sostegno con forza e determinazione di questa battaglia, accanto alla consigliera Viola Cuomo di Roscigno, accanto al sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, che presenterà ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Si ponga subito fine a questa scelleratezza – conclude – portata avanti nella Comunità Montana Alburni, si rispettino le normative, si tutelino realmente le donne in ogni ambito, contro ogni sopruso, si riconosca la parità di opportunità che è prima di tutto parità di diritti civili in una società democratica”.