Creare un consorzio unico dei teatri del Cilento per beneficiare al meglio dei fondi statali e aumentare l’offerta artistica e culturale. Questa è l’ultima scommessa di Carlo Sacchi, già direttore artistico di svariati teatri e presidente zonale dell’Anspi, associazione no profit rivolta ai giovani di chiara ispirazione cattolica, molto cara a papa Francesco.
Le ragioni alla base dell’iniziativa, che sarà lanciata già a fine estate, sono chiare: eliminare il gap che tante micro realtà cilentane hanno nell’allestire cartelloni di un certo spessore rispetto ai teatri metropolitani e trasformare il territorio in un autentico laboratorio culturale.
Ad essere interessati al progetto potrebbero essere una mezza dozzina di teatri, che diventando un unico interlocutore, pur mantenendo le singole identità, improvvisamente potrebbero ambire agli spettacoli di prima fascia, con gli artisti del momento, a costi contenuti nonostante le ridotte capienze di spettatori.
“Se dall’idea si passerà finalmente all’azione concreta lo si dovrà principalmente a due europarlamentari che ne hanno sposato la tesi – dichiara Sacchi, attualmente impegnato nella manifestazione Estate 2023 a Vibonati – la Forzista Lucia Vuolo ed il Verde Piernicola Pedicini hanno infatti assicurato la massima disponibilità ad agevolare la costituzione del Consorzio. Pur se di aree diverse, hanno trovato tanti punti d’incontro nelle finalità del progetto e sono disponibili a diventarne parte attiva. Non finirò mai di ringraziarli.
”Intanto Sacchi, che tra l’altro è il fondatore della Compagnia stabile del Cilento, continua a proporre spettacoli ed idee che trovano il gradimento e l’attuazione da parte degli amministratori locali. A Vibonati, infatti, è stata allestita un’arena all’aperto da 500 posti a sedere prospiciente il museo Logos. Area destinata a spettacoli musicali e teatrali. Grazie anche al supporto dell’imprenditore Carmine Cardinale, che ha creato l’area museale, Sacchi farà esordire nell’arena Peppe Iodice che sicuramente attirerà molti spettatori.
“Per quanto realizzato a Vibonati devo dire grazie all’amministrazione che mi ha dato fiducia e grande supporto ma anche all’imprenditore Carmine Cardinale – dice Sacchi – così come un grazie di cuore va ad Antonio Lombardi per quanto fatto nel recente passato a Vallo della Lucania. Se un giorno, a breve, il Consorzio dovesse diventare realtà, affrancheremmo i nostri imprenditori dall’essere mecenati per l’offerta culturale del territorio. I fondi statali ci sono, solo che, sino ad ora, nelle piccole realtà come quella cilentana, non sono mai arrivati in modo concreto, fermandosi al solito nelle grosse città. E questo non è giusto – conclude Sacchi.