Conte, fiducia al Senato anche senza il voto del Senatore Castiello
Conte, fiducia al Senato anche senza il voto del Senatore Castiello. Il cilentano, ancora convalescente dopo il contagio covid, non si è recato in aula per votare la fiducia al Presidente del Consiglio.
Sono stati due giorni estremamente impegnativi per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che dopo la crisi di governo innescata dal leader politico di Italia Viva, ed ex premier, Matteo Renzi ha dovuto riconfermare la fiducia sia in Parlamento che in Senato.
Castiello non è presente in aula, ma sostiene Conte al Senato
Una crisi per molti ingiustificata considerato il momento storico particolarmente difficile per l’Italia impegnata contro il virus con il piano vaccinale e contro la crisi economica con ancora moltissimi settori che attendono la ripartenza. Una crisi però che lo stesso Matteo Renzi, nel suo intervento al Senato di ieri sera, ha così giustificato: “Non è il governo più bello del mondo: pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione ‘gli altri paesi ci copiano’. – ha detto il Renzi – Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale, perché lei non si è dimesso. Lei ha avuto paura di salire al Quirinale, signor Presidente, perché ha scelto un arrocco istituzionale” aggiunge. “Non faccia torto alla sua intelligenza, sono mesi che le chiediamo una svolta. La comunicazione per cui questo non è il momento per aprire una crisi è passata. Ma noi pensiamo all’opposto che questo è un kairos, un momento opportuno, ora o mai più”.
Per Conte andare avanti significava dover acquisire al fiducia sia in Parlamento che in Senato. Nel primo non vi sono stati problemi. L’esecutivo, infatti, ha passato la prova di Montecitorio con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti. L’inquilino di Palazzo Chigi ha incassato una fiducia piena, con ben cinque voti oltre la maggioranza assoluta che è a quota 316.
Situazione diversa in Senato dove ieri sera il Presidente del Consiglio si è dovuto accontentare della maggioranza relativa e non di quella assoluta. A Palazzo Madama, l’esecutivo di Giuseppe Conte ha incassato 156 voti, a cinque lunghezze di distanza dalla fatidica quota 161, ma comunque sufficienti per non essere sfiduciato. I voti contrari sono stati 140, con 16 astenuti – tutti di Italia viva – e nove assenti, di cui uno giustificato e che avrebbe votato Sì, visto che si tratta del M5s Francesco Castiello.
Il senatore Castiello, appunto, ancora convalescente dopo il contagio da covid che l’ha costretto al ricovero anche in rianimazione. Ma nonostante la sua assenza il politico cilentano aveva, dopo qualche settimana giustificata di stop, fatto sentire la sua voce anche sui social network: “Massimo sostegno – aveva scritto prima del voto al Senato – al nostro Presidente del Consiglio”. Messaggio che poi ha bissato proprio ieri sera al termine del voto di Palazzo Madama: “Accordata la fiducia al Presidente Conte ed al Governo con 156 voti – ha scritto Castiello – La mia convalescenza durerà ancora qualche altro giorno a causa delle conseguenze provocate dal Covid, ma presto ritornerò in Senato, tra le fila della maggioranza, per sostenere in prima linea il Governo e il M5S in tutte le battaglie che affronteremo”.
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