Covid-19, le parole di un infermiere: “Sembra un incubo”
Ilaria è un infermiere che presta servizio nel servizio 118 del territorio di Salerno. Con le sue parole ha condiviso la sua esperienza nella lotta contro il Coronavirus
In Italia giungono ancora buone notizie per quando riguarda la diffusione del Covid-19, a due mesi circa dal primo caso riscontrato. Tuttavia il lavoro degli operatori sanitari non è calato. Pertanto abbiamo intervistato uno di costoro.
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L’esperienza di Ilaria
Ilaria è uno degli infermieri che presta servizio nel servizio territoriale di soccorso sanitario del 118 in Salerno, nella Croce Bianca. Così ha scelto di condividere il pensiero: “Se mi avessero raccontato che nel 2020 sarebbe accaduto tutto questo, non ci avrei mai creduto. Ancora oggi, spesso, mi sveglio e credi di aver sognato tutto; poi, il silenzio assordante che si sussegue spezza ogni mio pensiero e mi rendo conto che è tutto reale. Che ci sono dentro, io e tutto il mondo. Eppure, per quanto assurdo possa sembrare, sono del parere che ci sia un denominatore comune per tutto questo. Un minimo comune multiplo che raccoglie gli incendi in Australia, la guerra in Siria, le lobby farmaceutiche, il razzismo, l’omofobia, l’inquinamento. Questa pandemia colpisce tutti: che tu sia un principe ereditario o un senza tutto. A questa pandemia non importa di quanti soldi hai, cosa puoi comprare, di dove supponi di poter fuggire per nasconderti. Non c’è un posto sicuro.”
Il bene più importante
Ilaria ha certamente ripreso, nella sua riflessione, altre problematiche presenti nel mondo: dalla guerra ai disastri naturali. Infatti, non sono mancate interpretazioni che leggono la pandemia in atto a castighi divini, o alla natura che riprendere il proprio posto (e ruolo). Tuttavia, dopo il suo invito a rispettare le norme igienico sanitarie, Ilaria non ha mancato di lanciare un messaggio. Infatti conclude così: “puoi comprare tutto quello che desideri ma ciò che ha valore per davvero non ha nessun prezzo. Magari, quando passerà, ce lo ricorderemo. Magari, daremo il giusto peso a ciò che conta.”
Pierfrancesco Maresca