Covid, aggiornamento contagi in Campania
Covid, aggiornamento contagi in Campania. Tutti i numeri dopo gli ultimi bollettini dell’ente regionale.
Sono 1.912 i nuovi casi positivi a Covid in Campania a fronte di 20.078 tamponi molecolari analizzati nelle ultime 24 ore. Lo ha comunicato l’Unità di Crisi della Regione Campania, nel consueto bollettino quotidiano. Riprende dunque a salire la curva del contagio, con il tasso di incisività sotto al 10% per il secondo giorno consecutivo ma ancora il doppio della media nazionale. Tra i nuovi casi positivi, si registrano ancora numerosi sintomatici: 559, contro i 1.353 asintomatici.
Sempre alto il numero dei decessi
Sempre alto il numero di decessi giornalieri: 26 nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 6.095 vittime da inizio pandemia. I guariti del giorno sono 1.753, portando il totale a 279.179 le guarigioni totali. Resta stabile la pressione sugli ospedali della Campania: 1.684 le persone ricoverate per Covid, di cui 143 nei reparti di terapia intensiva e 1.541 nei reparti di degenza ordinaria.
Il quadro vaccinale
Prosegue intanto la campagna vaccinazioni in Campania: hanno ricevuto la seconda dose, alle 12 di oggi giovedì 22 aprile, 395.458 cittadini campani, che sono dunque immunizzati alla malattia causata dal Coronavirus. Restano invece quasi il doppio di cittadini che, ricevuta la prima dose, attendono per la seconda. Complessivamente, sono state somministrate 1.377.741 dosi di vaccini in tutta la regione. Ci si prepara, intanto, al primo fine settimana in zona arancione della Campania, dopo sei settimane in zona rossa: resteranno, tuttavia, ancora chiusi bar e ristoranti per la consumazione sul posto, sia all’interno che all’esterno. Si spera, invece, in possibili riaperture nelle prossime settimane, qualora ci sia l’augurato spostamento nella fascia di colore giallo.
Arrivate in Campania le 17.300 dosi di vaccino Janssen di Johnson & Johnson: dopo il via libera di Ema e Aifa, le dosi sono state consegnate a tutti gli hub d’Italia ed anche alla Campania. Verrà utilizzato con le stesse modalità dell’AstraZeneca, ossia “preferenzialmente somministrato a persone di età superiore ai 60 anni, ovvero a coloro che, avendo un rischio elevato di malattia grave e letale, necessitano di essere protette in via prioritaria”.
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