Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca non molla la presa sulla movida. La vendita degli alcolici dopo le 22 rimane vietata. Duro colpo anche a De Magistris che aveva disposto altre regole per la città di Napoli.
Il comunicato della Regione Campania
La decisione di oggi del Tar Campania conferma che l’unica ordinanza in vigore è quella regionale.
Si ricorda, per opportuna informazione, che tale ordinanza prevede:
- orario illimitato per pizzerie, pub e ristoranti;
- per i bar, dopo le 22, divieto di vendere alcolici per asporto. Dopo questo orario, gli alcolici possono essere consumati o al tavolo o al banco, secondo le norme di distanziamento.
Si sottolinea l’importanza di questa decisione. L’Unità di Crisi ricorda che nei mesi scorsi, prima del Covid, al Pronto soccorso del Cardarelli, sono arrivati per intossicazione alcolica o in coma etilico, 37 ragazzi, 20 dei quali fra gli 11 e i 17 anni. Al Santobono si sono registrati 4 ricoveri (un bambino di 11 anni, e tre ragazzine tra i 12 e i 14 anni. E’ importante dunque riaprire progressivamente tutte le attività, ma è un atto doveroso di responsabilità evitare assembramenti e nel contempo cercare anche di tutelare la salute dei minori, in qualche caso addirittura bambini.
Si fa appello alle forze dell’ordine perché sia fatta rispettare l’ordinanza e siano perseguiti coloro che somministrano superalcolici a minori.
De Magistris “sconfitto”
Accolto, come detto, il ricorso del governatore contro il provvedimento del sindaco di Napoli che permetteva ai locali della città di servire bevande, anche da asporto, fino a mezzanotte e chiudere alle 2.30 in settimana e alle 3.30 nei week end. Il primo cittadino di Napoli: “Prevale il capriccio di una persona che ritiene di dover intervenire su temi che non li competono, un abuso di posizione dominante”.