Dolore e commozione ad Agropoli per i funerali di Manola Maglione
Questa mattina i funerali della giovane
Dolore e commozione questa mattina ad Agropoli ai funerali di Manola Maglione, la donna di 35 anni, madre di una bimba piccola di soli sei anni, venuta a mancare nella serata di lunedì 23 ottobre a seguito di un malore istantaneo che ne ha stroncato la giovane vita, mentre si trovava in auto in compagnia della madre nei pressi di via Risorgimento, l’arteria viaria che conduce nei pressi del Lungomare San Marco, proseguendo da via Lungo Testene.
Il rito funebre
Il rito funebre, piuttosto partecipato, è stato officiato questa mattina a partire dalle ore 10,30 presso la chiesa Madonna delle Grazie, nel centro cittadino della città delfina, a pochi passi dalla sede del comune di Agropoli, in Piazza della Repubblica. Intanto sono emersi nuovi particolari rispetto al tragico evento luttuoso, che tanto ha colpito la comunità della città Porta del Cilento.
Novità sulla dinamica
Alcuni passanti si sono infatti accorti del malore che ha colpito la sfortunata Manola, chiamando i soccorsi che sono prontamente arrivati da parte della Croce Rossa. Successivamente il trasporto, che sarebbe dovuto avvenire presso il nosocomio San Luca di Vallo della Lucania, non è mai avvenuto. Infatti i sanitari hanno tentato il salvataggio della disperazione presso l’ospedale di Agropoli non del tutto riaperto, come è ormai noto, ma che aveva a disposizione un rianimatore ed un cardiologo. La situazione, dunque, appariva già disperata in partenza, e così, purtroppo per Manola, non c’è stato nulla da fare.
Polemiche
La dinamica del salvataggio ha anche riaperto vecchie polemiche sulla funzionalità del nosocomio di Agropoli: diversi cittadini ritengono che maggiori potenziamenti dell’ospedale delfino avrebbero anche potuto salvare la vita alla giovane che pare soffrisse di pregressi problemi respiratori, oltre che in attesa del secondo figlio, altri addirittura attribuiscono il decesso ai vaccini anti-Covid, che accelererebbero le morti improvvise tra i giovani, tesi rispetto alla quale non è stata dimostrata alcuna validità dal punto di vista scientifico. Tutti discorsi che si susseguono in loop senza soluzione di continuità e che possono solo far da cornice ad un evento luttuoso di tale portata.