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Draghi firma il nuovo decreto, coprifuoco alle 22 anche a Luglio

Draghi firma il nuovo decreto, coprifuoco alle 22 anche a Luglio. Numerose le proteste ma dalla settimana prossima arrivano le prime riaperture.


Via libera in Consiglio dei ministri al decreto sulle riaperture. La notizia più importante riguarda il coprifuoco che resta alle 22 fino al 31 luglio. E’ stato lo stesso premier Mario Draghi a stoppare la modifica al coprifuoco decisa nell’ultima cabina di regia. Il Consiglio dei Ministri alla fine ha confermato sostanzialmente la bozza del decreto riaperture, incluso il “no” ai ristoranti al chiuso la sera a maggio e all’anticipo di uno slittamento dell’orario del coprifuoco. Da giugno però potrebbero poi essere rivalutate, con una delibera, le disposizioni sul coprifuoco, che resta attualmente previsto , come detto, alle 22.

Ristoranti

In zona gialla, dunque, riaprono i ristoranti a pranzo e a cena. Mentre sarà possibile sedersi ai tavoli al chiuso, e a pranzo, a partire dal primo giugno ma sempre in zona gialla.

Scuole e università

Per scuole e università dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori. La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Aumentato, quindi, dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno. Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.

Spostamenti

Per gli spostamenti arriveranno le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione e riconosciute valide in Italia. Quindi dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Secondo quanto stabilito dal decreto “può avere il certificato verde:

• chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto).

• chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione)

• chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”.

Visite e sport

Altre novità importanti riguarda visite e sport. Per le prime Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2. Le persone che si spostano potranno portare con se i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa.

Per lo sport invece dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dall’1 giugno, quelle delle palestre.

Spettacoli aperti al pubblico

Infine gli spettacoli. Anche in questo caso dal 26 aprile 2021, in zona gialla, aperte sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club o spazi all’aperto dove vi siano esclusivamente posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

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