Attualità

E’ guerra tra il sindaco Cilento e Consac:”mai acqua potabilizzata nel mio comune!”

All’ annuncio dell’inizio dei lavori per il potabilizzatore di Casal Velino e per la condotta premente per Pollica e San Mauro, Cilento su tutte le furie

“Il consiglio d’amministrazione del Consac deve essere azzerato, siamo stufi di subire, farò l’impossibile perché quest’opera non veda mai l’inizio”.

Sono queste le parole del sindaco di San Mauro, Giuseppe Cilento, all’indomani del documento pervenuto all’amministrazione comunale che notifica l’inizio dei lavori per l’impianto di potabilizzazione di Casal Velino e per la condotta premente per Pollica e San Mauro. Il 17 di ottobre, dovrebbero cominciare quei lavori, da subito osteggiati dai sindaci Cilento e Pisani, rispettivamente capi della comunità di San Mauro e Pollica, per i quali, nella primavera scorsa, Consac aveva chiesto adesione degli stessi all’accensione di un mutuo di 800mila euro per finanziare l’opera.

Un’opera da realizzarsi in 6 mesi e che avrebbe dovuto scongiurare il problema di carenza idropotabile, soprattutto estiva. Una carenza, che , invece, per Giuseppe Cilento, è figlia dell’ignoranza territoriale, dell’incapacità di dare soluzione a problemi semplici, ma soprattutto è figlia di dinamiche che preferiscono investire nel potabilizzare l’acqua, anziché fortificare una rete idrica fatiscente ma che di acqua, di sorgente, ne apporterebbe abbondantemente. Deciso il niet del sindaco Cilento, alla proposta del Consac dei mesi scorsi, ancor di più oggi, a cose fatte e fatte malissimo, sempre secondo il sindaco: quell’importo, 800 mila euro avrebbe potuto risolvere radicalmente, ma diversamente il problema idrico: con quasi un milione di euro, infatti, il sindaco Cilento, nel rispedire al mittente la proposta di aderire al piano di finanziamento, aveva già indicato due soluzioni alternative, neanche prese in considerazione.

Soprattutto avrebbe consentito alle comunità interessate di bere acqua potabile e non potabilizzata: 800 mila euro avrebbero potuto finanziare il rifacimento della condotta Acciaroli- Agnone ed essere investiti nella sostituzione della conduttura che apporta acqua al suo comune, ridotta talmente in condizioni pessime, da sbriciolarsi con cadenza quasi giornaliera.

“ Siamo alla follia, continua Giuseppe, Cilento, il direttore generale del Consac Infrastrutture, deve andarsene a casa, non consentirò che i lavori per la potabilizzazione abbiano mai inizio, studierò quanto è in mio potere perché nel mio comune non passino”.

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