Elezioni Agropoli, Serra e Pesce in piena campagna elettorale

Sono disparati gli stati d’animo che in questo momento colpiscono i politici della città di Agropoli. Da un lato c’è chi è impegnato ancora nelle alleanze dopo le fragorose rotture e c’è chi invece continua per la sua strada in piena campagna elettorale. Nel secondo caso possiamo inserire senza dubbio la Dott.ssa Elvira Serra che nella giornata di ieri ha lasciato un altro messaggio per la città di Agropoli e per i suoi potenziali elettori: “Sarò molto orgogliosa se vorrete darmi la possibilità di guidare questa città per i prossimi 5 anni – ha scritto la Serra – Saranno anni fondamentali per la ripresa e la rinascita di Agropoli. Potrete contare sulla mia ferma volontà di rappresentare uomini e donne, cittadini e cittadine con giustizia ed uguaglianza. Io e la mia squadra di persone serie, competenti, animate da spirito di passione, al servizio della comunità, siamo già al lavoro per realizzare progetti volti al bene comune. La nostra strada è chiara, il rinnovamento in una nuova politica di eco sostenibilità in tutti i settori”.

“La tutela dei cittadini – continua l’ex vicesindaco – deve passare prima di tutto attraverso una sanità giusta ed equa, ed ognuno deve concorrere a ciò per la propria parte. L’impegno che prendo con i miei concittadini sin da ora è consegnare una città futura fatta di lavoro, equità, rispetto per tutti e per l’ambiente bellissimo in cui abbiamo la fortuna di vivere, un luogo che ha tutto per bellezze naturali da fare invidia al mondo intero e che aspetta solo di essere tutelato, valorizzato e compreso“.

Nella stessa posizione della Serra troviamo anche Raffaele Pesce che con il Movimento Liberi e Forti è pronto a concorrere per le prossime elezioni amministrative. Il noto avvocato agropolese negli ultimi giorni ha annunciato anche di aver chiuso la seconda lista civica “Libertà è partecipazione”: “Quando ho deciso di intraprendere il percorso dei Liberi e Forti, movimento civico agropolese – ha scritto sui social – ho pensato subito che lo scopo principale fosse quello di “rifondare” il senso di comunità perduto, quello di appartenenza e di identità. Il rilancio di una città deve partire dai rapporti umani, civici e civili, per poi passare alla politica ed all’economia. Gli eventi susseguitisi negli ultimi mesi ed ancor più negli ultimi giorni, mettono in risalto una città disgregata umanamente prima che politicamente. La mia linea pertanto si rafforza quotidianamente nella convinzione che ci sia bisogno di un cambiamento nei modi e nei fini della politica locale”.