Anche quest’anno si rinnova la magia di un evento ultracentenario che farà di Cannalonga dal 6 al 10 settembre 2023, una vera capitale del Cilento.
La fiera, conosciuta come della Frecagnola, si tiene in paese dal quindicesimo secolo. Come riportato dallo storico Ebner nel suo “Storia di un Feudo del Mezzogiorno” rappresenta un appuntamento irrinunciabile per centinaia di operatori del commercio e dell’artigianato e per decine di migliaia di visitatori ma la Frecagnola è molto di più che una comune manifestazione fieristica.
Nei cinque giorni del suo svolgimento si alterneranno nel Borgo Antico, gruppi di folklore cilentano itineranti, occasioni di spettacolo con musica etnica, mostre pittoriche fotografiche e anche momenti di riflessione culturale sulla storia, gli usi, le tradizioni e i costumi locali.
Secondo alcuni Frecagnola deriverebbe dal nome del tradizionale bollito di capra la capra vudduta tra richiama proprio il rito propiziatorio del sacrificio della capra. Secondo altri il termine significherebbe “fregatura” nel dialetto locale per indicare il rischio di essere imbrogliati durante gli acquisti nel grande mercato degli animali, termine legato alla fiera.
In passato, al centro della Fiera del paese, vi era il commercio del bestiame e in particolare delle Capre. Secondo i racconti popolari, o pastori della zona si ritrovavano a Cannalonga dando vita un’intensa trattativa che si protraeva per diversi giorni fin quando si concludeva l’affare di compravendita.
“Si riparte dopo tre anni di stop quindi c’è una notevole aspettativa sulla fiera di quest’anno sia da parte nostra, che cerchiamo di renderla possibile, sia da parte di chi spero verrà a visitarci” – ha detto ai nostri microfoni il sindaco di Cannalonga Carmine Laurito – e come ogni anno è successo, spero siano in molti coloro che vorranno venire nei cinque giorni della fiera dal 6 al 10 settembre.
Ci sono delle novità che sono sostanzialmente relative alla organizzazione del mercato” – fa sapere il primo cittadino – abbiamo cercato di dare un impulso diverso. Eravamo stati fermi per un certo numero di anni a causa del Covid.
Quest’anno si è immaginato di allargare un po’ gli orizzonti, nel senso che abbiamo invitato una serie di riprese artigianali e vitivinicole, che parteciperanno all’evento e saranno presenti durante le cinque serate della fiera o comunque in alcuni giorni. Il tutto finalizzato per portare avanti quello che abbiamo sempre sostenuto: e cioè rendere la Fiera di Cannalonga un po’ più visibile dal punto di vista dei contenuti piuttosto che del folklore, perché comunque le persone vengono da noi fondamentalmente lo fanno perchè amano l’atmosfera che quì si respira”.