Fiume Sarno: ritorna l’inquinamento, mobilitati i Carabinieri
Il fiume Sarno è ritornato inquinato da come ci evince dalle foto pubblicate che mostrano le acque nuovamente putride. Ma il ministro Costa non rimane impassibile: mobilitati nuclei dell’Arma dei Carabinieri
Purtroppo il fiume Sarno, tristemente noto come il più inquinato d’Europa, come riscontrato anche dalla Protezione civile nazionale, è ritornato inquinato. Tutto ciò è avvenuto proprio in concomitanza dell’inizio della fase 2 e quindi della riapertura delle attività industriali. Così, se la proliferazione di gamberi di fiume aveva fatto sperare in un miglioramento duraturo, l’allarme è stato nuovamente lanciato dalla comunità locale e dalle Istituzioni indignati dalle foto che si stanno diffondendo in rete che mostrano il vecchio colorito scuro e salmastro delle acque.
L’indignazione
Le foto pubblicate hanno suscitato forte e diffusa indignazione nella cittadinanza. Infatti alcuni coltivatori del territorio lamentano del fatto che sia bastato un solo giorno di “ri-apertura” per far tornare nello stato precedente quelle che erano state fino a poco tempo fa delle limpide e cristalline acque. Pertanto la correlazione è sempre più evidente tra attività industriali e inquinamento locale. La notizia inoltre non è passata inosservata sui quotidiani nazionali, tra cui La Repubblica.
Costa attiva i Carabinieri
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa non ci sta. Dopo che aveva già predisposto controlli e monitoraggi nelle principali aree inquinate d’Italia, compreso il fiume Sarno, ha deciso di procedere per andare a fondo. Infatti egli annuncia: “Siamo in Campania e questo è il fiume Sarno: al primo giorno di allentamento dei divieti e di riapertura delle aziende sono ricominciati gli sversamenti. In tantissimi mi avete mandato queste foto e video, e vi ringrazio: l’ho sempre detto che sono i cittadini le sentinelle del territorio”. Il ministro inoltre fa sapere di aver già allertato il Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma dei Carabinieri per le indagini e per l’individuazione dei responsabili. I militari sono già sul posto per le opportune verifiche.
Pierfrancesco Maresca