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Fondi dal Piano di Zona, Maurano: “Nessun atto generoso, è un raggiro”

Dalla giornata di ieri la proposta del sindaco Costabile Spinelli di Castellabate di destinare i fondi dell’ex Piano di Zona S7 per le fasce in difficoltà in questo momento ha suscitato una serie di risposte.

Leggi anche: Fondi del Piano di Zona per chi è in difficoltà

Tra queste, la più dura, arriva direttamente dal Consigliere di minoranza del Comune di Castellabate Luigi Maurano.

Le parole di Maurano

Le parole di Maurano sono pesantissime nei confronti di Spinelli e dell’amministrazione di Castellabate. Ma è importante partire dall’inizio e lo facciamo tramite la ricostruzione dello stesso Consigliere: “La storia è semplice. Il 1 Gennaio 2013 Castellabate perde il ruolo di Comune Capofila per incapacità politica. Si passa così all’Ambito Sociale di Zona S8 con Vallo della Lucania quale nuovo Comune Capofila. A quel punto il Comune di Castellabate avrebbe dovuto versare al Comune di Vallo della Lucania i soldi presenti in cassa. COSA CHE NON HA FATTO. Stiamo parlando di centinaia di migliaia di euro. Per otto anni, per tale motivo, questi soldi sono stati sottratti alla fasce più deboli, agli anziani, ai diversamente abili, ai minori e alle famiglie con difficoltà economiche”.

“Dal comunicato stampa che ho letto quasi si vuol far intendere che questo sia un atto generoso. – Continua Maurano arrivando al dunque – È un raggiro. È un atto dovuto con un ritardo illegittimo di otto anni. Anni nei quali le fasce più deboli sono state private di assistenza e aiuto per mancanza di fondi. Di quei fondi che l’Amministrazione di Castellabate non versava. E vi dirò di più. I soldi che il Comune di Castellabate ha trattenuto illegittimamente in questi anni e che deve versare al Piano Sociale di Zona S8 sono molti di più dei 368.710 euro. Infatti superano il MILIONE DI EURO”.

Le conclusioni

“È inconcepibile – conclude Maurano – fare propaganda politica sulle difficoltà delle persone. Questa emergenza ha messo in evidenza l’inesistenza dei servizi sociali in quest’area del Cilento. Il motivo? Perché in questi ultimi anni il Piano di Zona è stato usato, spolpato e abbandonato dagli Amministratori. Gli stessi che oggi con una magia comunicativa vorrebbero passare da colpevoli a benefattori”.

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