Fortunato lascia Fratelli D’Italia: “Non si vuole un territorio che cresce”

Il sindaco di Santa Marina in polemica con i vertici del partito

Ha rassegnato le dimissioni dal partito Fratelli D’Italia il sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, come si suol dire, è l’assenza della sua persona nella terna dei nomi consegnata al Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca per la nomina per la presidenza del Parco del Cilento. Un gesto descritto da Fortunato come “una pugnalata” a chi da sempre ha sostenuto il partito Fratelli d’Italia, ma anche un tradimento per il territorio che è “destinato a rimanere ai margini della politica”.

Le dichiarazioni del sindaco di Santa Marina

“La persona in cui credevo, non solo io, ma tantissime persone che in questi anni hanno contribuito alla crescita del partito, ci ha tradito. Non si vuole un territorio che cresce e non possiamo accettare questo comportamento. Noi crediamo prima nei valori e nel progetto – dice Fortunato – e poi nella persona che li rappresenta. Nel momento in cui questi non vengono rappresentati abbiamo il dovere di assumere delle conseguenze. Io non sono invidioso di nessuno, auguro buona fortuna a tutti, ma questo percorso, con grande dispiacere, si deve interrompere. Continuerò a fare politica con gli stessi valori. Chiaramente io avevo sposato questo progetto, pur senza condividere tutto”.

“Starò con persone libere, che dicono in faccia le cose

Sono dispiaciuto, ma libero e cercherò di stare con persone libere, che dicono in faccia le cose, e non con quelli che puntualmente ti umiliano. Nella vita e nella politica si accetta anche questo, si prende atto e si rilancia” – puntualizza – “Continuerò a fare politica come ieri, oggi e sempre, con l’unico obiettivo di tutelare la mia terra ed il mio territorio.

Coccorullo? Una scelta al ribasso

“Scelta di Coccorullo? Non so perchè è stata fatta. Si tratta di una persona vicina a Cirielli, che ha fatto un percorso nel partito. E’ una bravissima persona, è uno che prende 30-40 voti, con tutto il rispetto” – la stoccata – “La democrazia è il consenso. Era ovvio che De Luca avrebbe scelto Coccorullo. Vi è una strategia al ribasso. Io stimo Pino, gli auguro tanta fortuna, ma il peso politico suo è questo. Ovvio che per lui è un momento importante, non lo invidio ed è giusto che abbia accettato. Non ce l’ho assolutamente contro di lui, ma è chiaro che questo territorio debba rimanere bloccato con delle pedine. Lui è una pedina, non un alfiere, non un cavallo: difficilmente con le pedine si fa scacco matto. Andare in un altro partito? Dopo un matrimonio, solo un pazzo – conclude – si sposa il giorno dopo”.