Proseguono le indagini, ed ora anche gli arresti, nei confronti degli esponenti della banda che negli ultimi mesi si è resa protagonista di una serie di furti a sud di Salerno e precipuamente nel nostro territorio cilentano. Lo scorso 12 dicembre, infatti, è stato arrestato un altro membro della banda, di nazionalità albanese. Si tratta, infatti di un quarantatreenne che è stato intercettato dai militari, mentre tentava il rimpatrio nel porto del capoluogo di regione pugliese, Bari dove si stava imbarcando.
Gli uomini della Guardia di Finanza lo hanno scovato mentre si stava nascondendo dietro i teloni di un camion. Immediato per lui l’arresto,con l’uomo che è stato condotto dalle autorità presso il carcere di Bari Francesco Rucci.
Sta proseguendo, dunque, con successo l’attività investigativa operata dai carabinieri della stazione di Castellabate, guidati dal maresciallo Marco Cesa, con il coordinamento a cura dei Carabinieri della Compagnia di Agropoli, ai comandi del capitano Giuseppe Colella. Un’ attività investigativa rilevante che ha portato anche ad un altro fermo di un presunto componente della banda nei giorni scorsi, si tratta, nella fattispecie, di un altro cittadino di nazionalità albanese, di ventisei anni, che venne fermato dai carabinieri della Sezione Operativa di Castello di Cisterna e di Acerra mentre si trovava al centro commerciale Campania di Marcianise, in provincia di Caserta e portato al carcere di Poggioreale, “Giuseppe Salvia”.
Secondo le prime ricostruzioni ci sarebbero dei collegamenti rilevanti tra i due arresti: entrambi gli intercettati farebbero parte della medesima banda. Gli arresti sono stati ordinati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania. Inoltre la banda avrebbe agito non unicamente nel territorio cilentano, la sua attività criminale si sarebbe estesa a tutto il territorio regionale, con una percentuale d’incidenza alta in Irpinia. In questi giorni, comunque, i militari hanno anche recuperato una parte del bottino dei ladri nel quale figura denaro in contante, frutto di diverse rapine, ma anche auto di lusso e gioielli. Attività investigativa che prosegue incessantemente in questi giorni al fine di ricostruire tutti i movimenti della banda e assicurare tutti i suoi componenti alla giustizia.